Montagne, laghi, vigne assolate e antichi borghi. È il territorio di Dolomiti Paganella in Trentino, un luogo da sempre crocevia di storie e culture e dove l’enogastronomia affonda le sue radici in una tradizione secolare.
Per scoprire più a fondo quest’area e le sue sfumature, Dolomiti Paganella suggerisce 5 esperienze enogastronomiche da vivere in Trentino, tra la Piana Rotaliana Königsberg e il borgo di San Lorenzo Dorsino.
Dalla visita alle torrefazioni e alle cantine e distillerie che producono vini e grappe d’eccellenza fino all’assaggio della tradizionale Ciuìga in uno dei Borghi più belli d’Italia, passando per asparagi, birra e sidro di mele. Scopriamoli insieme.
Scoprire vini e grappe locali tra cantine e distillerie in Trentino
La Piana Rotaliana Königsberg è uno degli angoli di Trentino più vocati alla coltivazione della vite. Grazie a un terreno ricco di minerali e alle montagne circostanti che riparano dai venti freddi, infatti, l’uva racchiude in sé aromi pregiati. Dà vita a vini d’eccellenza come il bianco Nosiola Trentino DOC, lo Spumante Trento DOC Metodo Classico. E poi il Teroldego Rotaliano DOC, un rosso considerato il protagonista indiscusso dell’enologia del Trentino. Per scoprirli tutti si può visitare una delle oltre cinquanta cantine del territorio che offrono percorsi guidati e degustazioni.
Tra queste anche le distillerie, per chi invece vuole scoprire l’antica tradizione della grappa, ancora oggi portata avanti con i metodi tradizionali. Sono poi nate di recente nuove inedite esperienze enoturistiche da vivere nelle aziende del territorio. Percorsi che uniscono il vino e la grappa alla cultura, all’arte, alla musica, alle tradizioni, al gioco, alla gastronomia o ancora al trekking e ai tour itineranti.
Per tutti gli appassionati, inoltre, ogni due anni viene organizzata l’iniziativa Incontri Rotaliani, tra gli eventi più significativi del panorama vitivinicolo regionale. Un evento dedicato alla valorizzazione del Teroldego Rotaliano e del suo territorio d’elezione. L’edizione 2021 sarà caratterizzata dalla celebrazione del 50°anniversario della DOC e dall’incontro/confronto con la prestigiosa regione vitivinicola della Rioja. Conferenze, dibattiti, spettacoli e un ricco programma di degustazioni (guidate e libere) di vini e distillati. L’appuntamento è per il 24 e il 25 ottobre.
Trentino, dal chicco alla tazzina: visitare le torrefazioni locali
Il Trentino è una regione ricca di eccellenze e tra queste c’è anche il caffè di alta qualità. A raccontare questo prodotto sono due realtà locali che hanno trasformato la Piana Rotaliana Königsberg in un punto di riferimento regionale per gli amanti di questa bevanda e per i professionisti. Da una parte, in località Zambana, c’è I Druper. Una torrefazione artigianale che, grazie alla sua Accademia accreditata SCA (Specialty Coffee Association Italiana), è punto di riferimento per la formazione dei baristi e per tutti gli appassionati.
Qui i coffee lover possono scoprire il percorso che il caffè compie dal chicco alla tazzina attraverso incontri di formazione e degustazioni. Dall’altra c’è la Torrefazione Caffè Adler di Lavis. Si tratta di un’impresa familiare nata nel 1981 e radicata nelle tradizioni. Organizza visite guidate e corsi di formazione per scoprire oltre all’arte del caffè, anche quella del latte.
Brindare con sidro di mele e birre artigianali
Non solo vino e grappa, la Piana Rotaliana Königsberg in Trentino è anche territorio di mele, dalle Granny Smith alle Fuji passando per le Golden Delicious e le Gala; tutti frutti che, se coltivati secondo le linee guida della Produzione Integrata, possono ottenere il marchio IGP “Mele del Trentino”. Sul territorio questi frutti versatili vengono reinterpretati in diversi modi e tra questi, oltre al succo di mela, c’è la loro trasformazione in sidro, realizzato dalla fermentazione delle mele da Apple Blood Cider, a Nave San Rocco, un’azienda che propone anche visite guidate al meleto e al laboratorio.
A questo si aggiunge la birra artigianale realizzata da tre diversi birrifici locali (Birra del Bosco, Nerobrigante e Maso Alto) con malto, luppolo, lievito e acqua di montagna per mantenere ancora più saldo il legame con il territorio.
A Zambana per scoprire l’asparago bianco e gli antichi sapori
Zambana, piccolo comune del Trentino, non è nota solo per il caffè, ma è anche la località dell’Asparago Bianco. Un tipo di asparago che si distingue dalle altre varietà, oltre che per il suo colore, anche per la delicatezza, la tenerezza e l’assenza di fibra. Coltivato fin dall’inizio dell’Ottocento e tipico del periodo tra aprile e maggio, è disponibile tutto l’anno sott’olio o in agrodolce.
Questo ortaggio vanta anche un interessante primato. È stato infatti il primo tra gli asparagi bianchi ad essere inserito fra i Prodotti dell’Arca del Gusto – Slow Food e nell’Atlante dei prodotti tradizionali del Trentino. In primavera, durante la sua raccolta, è possibile vivere un vero viaggio di gusto alla scoperta di tutti i suoi segreti, dalla terra alla tavola, grazie all’incontro con esperti asparagicoltori che ne fanno sperimentare in prima persona la raccolta e la degustazione in abbinamento a vini locali.
Assaggiare la Ciuìga a San Lorenzo
Tipica dell’area di San Lorenzo, la Ciuìga è un insaccato preparato con rape bianche e caratterizzato da un gusto unico e pungente. La preparazione della Ciuìga, oggi presidio Slow Food, affonda le sue radici nell’antica tradizione contadina della zona. Le famiglie meno abbienti vendevano le parti migliori del maiale e utilizzavano quelle meno nobili. Mescolandole con altri prodotti locali come le rape realizzavano l’insaccato e sfruttavano ogni parte dell’animale, senza sprechi.
Per tenere viva la tradizione di questo prodotto tipico del territorio, dal 30 ottobre al 1° novembre San Lorenzo in Banale, uno dei “Borghi più belli d’Italia”, ospita la Sagra della Ciuìga. Una tre giorni di festa, tra il goloso e il folkloristico, che celebra questo prodotto dalla storia affascinante.