A Milano Fashion Week Francesca Liberatore torna in presenza e stupisce con la SS22 e una commistione di moda, arte e tecnologia. La sorpresa? Gli ologrammi
A Milano Fashion Week Francesca Liberatore ha ambientato la sfilata SS22 allo storico cinema The Space Odeon di fianco al Duomo. La location è la stessa che ha accolto l’ultimo show fisico della stilista romana a febbraio 2020. In scena un super evento interattivo, una vera commistione di moda, arte e tecnologia! La Liberatore infatti è da sempre alla ricerca di nuove sinergie artistiche. Sinergie che l’hanno portata a confrontarsi con mondi diversi dal cinema alle aste d’arte, dalla musica alla fotografia, mixando la sua arte con quella di importanti realtà, grazie alla ricerca di concept inusuali e innovativi.
E come ha rivelato proprio Francesca: «Ci tenevo a dar vita a questo show con tutta la grandezza che il cinema innesca e doveva essere in presenza per far comprendere realmente la commistione degli ambiti, con la vita che una donna sa conferire a un abito, con il movimento che il tessuto fa percepire, con l’empatia dell’esserci e quel plus che la tecnologia può aggiungere nel proiettarci ora e altrove, superando il sistema tradizionale di ricezione di immagine»
Gli ologrammi di Francesca Liberatore
Francesca Liberatore ha portato in passerella un mix tra moda e tecnologia grazie alla collaborazione con Naumachia Network. Un super effetto immersivo grazie agli ologrammi che hanno proiettato le modelle in 3D in sala. Gli ologrammi hanno ribaltano i piani, descritto, svelato la preparazione del backstage e accompagnano il passo cadenzato del catwalk all’esterno. Infine sono apparse modelle virtuali, commenti, interviste. La possibilità è diventata verità. Mentre sullo schermo è andata in scena l’arte in un video girato nella chiesa di San Michele a Ferrara, nuova sede della mostra permanente delle opere del padre della designer, Bruno Liberatore. La collezione SS22 si divide in quattro temi, tra sacro e profano. Ovvero il simbolismo del leone, quello dell’aquila, ma anche del toro e dell’angelo.
La SS22 della stilista romana
Tutti i simboli della SS22 rivivono nei coat vinilici e nei giubbotti in pelle nerissima, nelle mantelle di organza acquamarina, nei volant impalpabili di abiti dorati o multicolore. Una sovrapposizione di trasparenze, pizzi, ricami. Scollature romantiche e profonde, inserti preziosi per le giacche camicia dal sapore vintage, tocchi di rosso fiamma che si alternano allo psichedelico bianco e nero. Linee essenziali su diversi giochi di lunghezze in garza elastica, organza e spalmati passando dal tubino al godet a ruota, scollo quadrato. Infine abiti dal sapore couture in lamè oro abbinato al creme, ruches e volant per gilet e gonne, bolero sontuosi. Un’ascensione dalla struttura alla leggerezza, dal rigore alla follia per affacciarsi al teatro della vita con cultura, conoscenza e condivisione. Una vera visione del futuro, l’incredibile mondo del domani che ci ha mostrato la creativa Francesca Liberatore!