A gennaio 2022 sarà pubblicato “Space Cowboy”, il primo album da solista di Tommaso Paradiso. Nell’attesa, il cantautore romano è pronto a regalare ai suoi fan un singolo inedito, in uscita il 15 settembre e dal titolo ancora sconosciuto.
Dopo tanti brani di successo da solista, una volta uscito dai Thegiornalisti, Tommaso Paradiso si prepara finalmente a debuttare con un intero album. Il cantante ha, infatti, annunciato sui social che a gennaio sarà pubblicato “Space Cowboy”, il suo primo album da solista.
Ad anticiparlo, il 15 settembre verrà condiviso un singolo inedito. Nella primavera 2022, invece, partirà un tour nei più importanti palazzetti italiani.
“Space Cowboy”, il primo album da solista di Tommaso Paradiso
In uscita a gennaio 2022 e prodotto da Federico Nardelli, “Space Cowboy” è un disco in cui s’incontrano le due vene di Tommaso Paradiso, quella poetica e quella irriverente. L’album sarà, infatti, ricco di romantiche ballad, ma anche di brani leggeri, capaci di unire un profondo senso di nostalgia a un forte desiderio di futuro. Il tour nei palazzetti italiani partirà a fine marzo 2022. Le date finora annunciate sono dieci. 26 marzo Jesolo (VE), 29 marzo Firenze, 31 marzo Napoli, 3 aprile Casalecchio di Reno (BO), 7 aprile Roma, 10 aprile Torino, 22 aprile Assago (MI), 29 aprile Bari, 3 maggio Catania, 7 maggio Reggio Calabria.
L’annuncio social del cantautore romano
Su Instagram, Tommaso Paradiso ha annunciato l’album con queste parole. «Ringrazio quell’omino che un giorno non precisato di tantissimi anni fa si dimenticò di raggiungermi nella sala prove di via Carlo Mirabello. Mi preparai mesi per quel provino, ma lui, quel produttore, non venne. Semplicemente si dimenticò, o forse nella sua testa quell’appuntamento non era mai esistito. Quella mattina piansi, ero deluso, ma cominciai a sognare. E da lì in poi più le delusioni mi attaccavano più i miei sogni si irrobustivano, mi proteggevano, mi portavano lontano.
Quei sogni sono diventati canzoni e le canzoni sono diventate la mia unica salvezza, un grido, un gesto di follia, uno squarcio, la compagnia del presente, il legame con il passato, tutte le immagini di proiezioni future, lettere imbustate e spedite con il cuore sopra. Non so se le canzoni siano genitori o figli, non l’ho ancora capito, fatto sta che oggi mi hanno accompagnato qui, in un’altra stazione, in un altro punto dello spazio e del tempo, in un’altra storia tutta da vivere e da raccontare. Sono sul precipizio dell’emozione o come urlerebbe il poeta: “Sto gonfio d’amore”. E c’è ancora una cosa che voglio dirvi: mi mancate molto. Sì, ho bisogno di voi».