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Jean-Paul Belmondo, il ricordo di un’icona del cinema mondiale

Jean-Paul Belmondo, il ricordo di un’icona del cinema mondiale
Si è spento ieri, all’età di 88 anni, Jean-Paul Belmondo. L’attore francese, che raggiunse il successo nell’era della Nouvelle Vague, è stato protagonista di capolavori indimenticabili, tra cui “Fino all’ultimo respiro” di Godard.

In 50 anni di carriera, Jean-Paul Belmondo ha recitato in più di 80 film. Lo hanno voluto i più grandi registi francesi, come lo stesso Godard, Truffaut, Chabrol, Melville e Lelouch. La notizia della sua morte è stata comunicata dal suo avvocato Michel Godest all’agenzia France Press: «Da qualche tempo era molto affaticato. Si è spento serenamente».

Il mondo del cinema piange uno dei suoi talenti più iconici, un attore che con il suo volto da “boxeur”, per citare il protagonista di “Fino all’ultimo respiro”, ha fatto innamorare spettatori e registi.

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Belmondo in una scena di “Fino all’ultimo respiro” @lacinetek.de

Jean-Paul Belmondo, il ricordo commosso dei colleghi

L’eterno rivale/amico Alain Deloin ha dichiarato: «Sono completamente distrutto. Cercherò di resistere per non fare la stessa cosa tra cinque ore… Non sarebbe male se ce ne andassimo insieme. È una parte della mia vita, abbiamo iniziato insieme 60 anni fa». Claudia Cardinale, che aveva diviso con Belmondo il set de “Il clan dei marsigliesi”, ha ricordato così il collega: «Lui era sorriso, gioia di vivere, audacia e semplicità. Sono rimasta sola. Sono addoloratissima, per me è stato e rimarrà, come per tanti altri, l’immagine della vitalità. Nel mio cuore e nella mia memoria non cesserà mai di essere in movimento. Ringrazio la vita per aver unito i nostri percorsi. Il mio affetto più profondo va ai suoi familiari e in particolari ai suoi figli».

Jean-Paul Belmondo, il ricordo di un’icona del cinema mondiale
@concortofilmfestival

Anche Sandra Milo ha voluto dedicare un ricordo a Belmondo: «Era un ragazzo fantastico, allegro, scanzonato. Con quella faccia unica, il brutto più bello che il cinema abbia avuto, davvero. Abbiamo fatto due film insieme, in entrambi i casi ero la sua fidanzata. Era un uomo speciale, di grande intelligenza, capace di dare molto amore, quel tipo di amore che si sente nelle canzoni». Jean Dujardin ha postato su Instagram una foto con il collega e amico, scrivendo: «Mi mancherai… Ci mancherai molto. Grazie Jean-Paul».

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@jeandujardin

Jean-Paul Belmondo, un pezzo di storia del cinema mondiale

Il suo soprannome era Bebel e Jean-Paul Belmondo era, infatti, un grande rubacuori nella vita e sullo schermo. Nato a Neuilly-sur-Seine il 9 aprile 1933, da uno scultore e una pittrice, si avvicina ben presto al mondo della recitazione. Debutta al cinema a 23 anni. Dopo piccoli ruoli, arriva una grande occasione. Jean-Luc Godard gli chiede di girare un cortometraggio dal titolo “Charlotte et son Jules” e, subito dopo, lo sceglie come protagonista della sua opera prima: “Fino all’ultimo respiro”. Questo film farà storia, diventando un vero e proprio manifesto della Nouvelle Vague e scardinando i vecchi modi di fare cinema. Da allora, la carriera di Belmondo decolla e il divo arriva anche in Italia per girare con De Sica, Bolognini e Castellani.

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“L’homme de Rio” di Philippe de Broca (1964) @cinebonnegarde

Il successo e la passione per il teatro

L’attore alterna cinema d’autore a commedie popolari, diventando un simbolo del cinema intellettuale e facendo registrare incassi record al botteghino. L’apice della fama arriva nel 1970 con “Borsalino” di Jacques Deray, film nel quale divide la scena con l’eterno rivale Alain Delon. Attore carismatico e brillante, nell’ultima parte della sua carriera, Belmondo si è dedicato principalmente al teatro, dove ha interpretato Cyrano de Bergerac e Frédérick Lemaître, mattatore dell’Ottocento. Nel dicembre 2001, proprio mentre è in scena nel ruolo di Lemaître al teatro di Brest, viene colpito da un ictus, che lo tiene per qualche anno lontano dalle scene. Il suo ultimo film, “Un uomo e il suo cane”, remake di “Umberto D.”, è del 2008. Nel 2011 riceve la Palma d’oro alla carriera a Cannes e nel 2016 il Leone d’oro alla carriera a Venezia.

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Gli amori di Jean-Paul Belmondo

Jean-Paul Belmondo ha avuto una vita sentimentale molto vivace, ricca di grandi amori e relazioni durature. Nel 1952 l’attore, allora diciannovenne, sposa la ballerina Élodie Constantin, da cui ha tre figli: Patricia (deceduta in un incendio nel 1994), Florence e Paul Alexandre, ex pilota automobilistico. Dopo il divorzio da Élodie, nel 1966 Belmondo inizia una relazione con l’attrice Ursula Andress. La loro storia d’amore durerà fino al 1972, anno in cui l’attore si lega all’attrice Laura Antonelli. Dal 1980 al 1987, invece, Belmondo avrà una relazione con l’attrice e cantante brasiliana Carlos Sotto Mayor. Nel 2002, a quasi 70 anni, arriva per l’attore francese il secondo matrimonio, con Natty Tardivel, dopo una convivenza di 13 anni. Dal matrimonio, finito sei anni dopo, nasce Stella. Dal 2008 al 2012 Belmondo è stato legato alla belga Barbara Gandolfi, ex coniglietta di Playboy.

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Jean-Paul Belmondo con la figlia Stella @jeanpaulbelmondo_

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