Lourdes Leon, figlia 24enne di Madonna, è la super testimonial della prossima campagna per la Collection II di Swarovski dedicata alla tendenze della Gen Z
Il mondo di Swarovski è sempre più contemporaneo e moderno. Dopo la sontuosa ed eccentrica Collection I lanciata nei primi mesi del 2021 ora è il turno della Collection II di Swarovski Wonderlab. La maison ha scelto come testimonial l’icona assoluta della contemporaneità: Lourdes Leon. La figlia di Madonna, modella, attrice e attivista, è dunque il volto della nuova campagna firmata dal fotografo Michael Jansen. La campagna infatti inaugura la nuova fase dedicata alle tendenze della Gen Z.
Con la nomina a direttore creativo globale di Swarovski di Giovanna Engelbert, esperta nel settore lusso e marketing con oltre 20 anni di esperienza. «I nostri 125 anni di storia testimoniano il potere della nostra azienda di trasformarsi e reinventarsi, sono lieto di accogliere una mente creativa brillante e una leader forte come Giovanna», ha dichiarato Robert Buchbauer, CEO del brand.
La Collection II di Swarovski
La Collection II di Swarovski verrà svelata nelle prossime settimane. Per ora è disponibile in esclusiva una sola immagine. Lourdes Leon indossa un top corto con scollo all’americana, jeans a vita bassa e capelli lisci con riga centrale con piccoli gioielli e strass Swarovski drappeggiati sul corpo e sui denti. Non manca poi una catena preziosa intorno alla vita.
L’immagine sprigiona tutto il carattere sognante, eccentrico e allo stesso tempo elegante della serie di gioielli e accessori preziosi in arrivo. Una girandola di colori e nuove avventure di design avant-garde con possibili richiami street style deluxe. Tutto comunque all’insegna dell’inclusività.
La nuova visione orientata al futuro, alla cultura della moda, alla sostenibilità e alla creatività pura trova la massima espressione nel Wonderlab Swarovski. «Wonderlab è il connubio tra scienza e magia, tra eccentricità ed eleganza. È una sensazione di meraviglia tutta da vivere nel nuovo mondo di Swarovski», ha concluso Giovanna Engelbert.