Ganni, il brand danese diventato uno dei più cool del momento e amatissimo dalle fashion addicted, ha presentato la sua collezione Primavera/Estate 2022 alla Copenhagen Fashion Week facendo sfilare le modelle sul tetto di CopenHill, a 90 metri di altezza
Nato nel 2000 come brand di nicchia di capi in cachemire, Ganni è oggi uno dei brand di riferimento dell’universo fashion. Il suo fondatore, lo scandinavo Frans Tuelsen, lo ha ceduto nel 2009 alla coppia di creativi danesi Nicolaj e Ditte Reffstrup. I due ne hanno rivoluzionato l’estetica e ridefinito totalmente lo stile, trasformando Ganni in un marchio cool che in pochi anni ha conquistato tutte le fashion adddicted.
I capi di Ganni si distinguono per i colori audaci e brillanti, per le stampe scandinave, per le linee easy dei suoi abiti. Allo stesso tempo, dietro ai capi di Ganni c’è un lavoro di tailoring molto accurato e ricercato. Il grande successo ha portato il brand ad entrare, nel 2017, nel portafoglio di investimenti di L Catterton, controllata del Gruppo LVMH. Ganni ha presentato la sua collezione Primavera/Estate 2022 alla Copenaghen Fashion Week, in corso dal 10 al 13 agosto.
Ganni, la collezione Primavera/Estate 2022 “Higher Love”
La collezione Ganni Primavera/Estate 2022 si chiama “Higher Love”: un invito ad alto tasso energetico della direttrice creativa Ditte Reffstrup a celebrare l’allegria e la gioia di vivere. La collezione prende infatti ispirazione da tutte le cose che Ditte e il suo team hanno perso nell’ultimo anno a causa della pandemia, uscendone d’altra parte più forti, e con un amore rinnovato e ancora più forte verso la vita e verso sé stessi.
Per il suo primo fashion show dopo 17 mesi, Ganni ha fatto le cose in grande, ambientandolo sul tetto del grattacielo CopenHill, a oltre 90 metri di altezza. Una centrale energetica ultramoderna, che oltre ad un termovalorizzatore è dotata di un impianto da sci artificiale che si snoda per 400 metri, inaugurata nel 2019, dove si può praticare anche trekking e arrampicata. Le modelle camminavano sulla passerella alberata, mentre la fabbrica sottostante trasformava i rifiuti non riciclabili in energia rinnovabile per circa 100.000 abitazioni locali.
La scelta di CopenHill per richiamare l’attenzione sulla sostenibilità
L’ambientazione è stata scelta da Nicolaj e Ditte Reffstrup proprio per promuovere gli obiettivi di sostenibilità di Ganni: l’uso di tessuti riciclati e il concetto di moda “no waste” sono in cima alle priorità del brand. Ditte ha spiegato quanto si sia sentita ispirata dalla creatività che ha visto emergere durante la pandemia, sia tra gli affezionati di Ganni che tra i suoi amici danesi. Senza un posto dove andare e nessuno da vedere, le persone si vestivano davvero per sé stesse e per il proprio divertimento. Anche mescolando capi e accessori che non avevano mai messo insieme, sperimentando con i colori, senza badare a ciò che chiunque altro avrebbe potuto pensare. Era uno stile personale nella sua forma più personale. Ditte lo vedeva come “amore per sé stessi”.
Per questo, la collezione Ganni è più vicina agli abiti che si possono vedere indossati dai giovani per strada che ai “look da passerella”. Blazer squadrati con top a reggiseno, cardigan con gonne a rete, giacche di jeans sopra i costumi da bagno. Le nuance predominanti, oltre al black and white, sono il rosa, l’azzurro e il verde lime. Tra i dettagli della nuova collezione Ganni, spalline, fasce in vita e arricciature al centro degli abiti, ispirate agli elastici per capelli. Altra novità, l’ampliamento delle taglie per una moda più inclusiva: Ganni ha infatti annunciato che entro fine anno passerà dalla taglia massima 46 alla 52.