30 anni nel mondo del motociclismo e una carriera memorabile. 9 titoli mondiali, 115 vittorie, 235 podi. Valentino Rossi è una leggenda del mondo delle due ruote e dello sport in generale. Oggi, 5 agosto 2021, è arrivato il fatidico annuncio, che i fan del Dottore non avrebbe mai voluto sentire.
Pilota dal talento fuori dal comune, Valentino Rossi ha scritto la storia del motociclismo, facendo avvicinare a questo sport schiere di tifosi, che con lui hanno scoperto una passione. Il pilota di Tavullia ha annunciato poco fa la decisione presa per il suo futuro: il ritiro dalle corse.
Citando il mitico cronista Guido Meda, “tutti in piedi sul divano” per celebrare la carriera di uno sportivo che ci ha regalato brividi ed emozioni rare, conquistando i nostri cuori e facendoli battere al ritmo dei giri del suo motore.
Valentino Rossi, un uomo un mito
Nato a Urbino e cresciuto a Tavullia, Valentino Rossi segue le orme del padre Graziano e, fin da piccolissimo, sgomma in sella alle mini moto. Comincia, da subito, a vincere le prime gare e approda giovanissimo in 125, dove adotta il soprannome Rossifumi, in omaggio al pilota giapponese Norifumi Abe. In 250 sarà, poi, la volta di Valentinik per poi arrivare all’iconico The Doctor, che lo ha accompagnato nella classe regina e ancora campeggia sulla sua tuta. La sua storia in sella alle due ruote è costellata di vittorie, dal primo titolo mondiale, vinto nel 1997, all’ultimo, conquistato nel 2009. Nel mezzo gare memorabili, gag esilaranti, scontri epici, come in una vera e propria saga degna di questo nome.
I momenti più iconici della sua carriera
Ricordiamo tutti i suoi sorpassi impossibili (ne sanno qualcosa Stoner e Lorenzo, vedi Laguna Seca 2008 e Barcellona 2009), le staccate al limite con tanto di piedino al vento, le chiacchierate con la moto in pre-gara, le esultanze memorabili. E poi i litigi con Biaggi, quella corsa al bagno dopo il GP di Jerez nel 1999, “Gallina vecchia fa buon brodo!” a suggellare il trionfo del 2009. Sono solo alcuni dei momenti che tornano alla memoria dei fan in questa giornata storica.
Le dichiarazioni di Valentino Rossi e il futuro con le auto
«È dura, ma mi ritirerò al termine della stagione in corso. È stata una decisione difficile, avrei voluto gareggiare per altri 25 anni, ma non è possibile: nello sport i risultati fanno la differenza. Mi sarebbe piaciuto correre nel mio team con mio fratello, ma va bene così. Penso che dal 2022 correrò con le macchine. Mi sento un pilota e penso che lo resterò per tutta la vita, cambierò solo da moto ad automobili». Queste le dichiarazioni di Valentino Rossi durante la conferenza stampa, convocata a Spielberg, in Austria, dove si correrà la prossima gara della MotoGP.
Il rimpianto per il decimo titolo
Tanto desiderato e mai arrivato, il decimo titolo mondiale è rimasto un rimpianto per il campione di Tavullia, che in conferenza ha aggiunto: «Sono un po’ triste di non avere vinto il decimo campionato, ma specialmente perché penso lo meritassi per il mio livello e la mia velocità. Ma va bene così, penso di non potermi lamentare della mia carriera».
«Tante persone hanno iniziato a seguire le gare di moto per me»
Valentino Rossi è consapevole di aver regalato momenti unici a tantissimi fan, suoi e di questo sport in generale, e ritiene questo essere stato il suo successo più grande: «In Italia, soprattutto, tante persone hanno iniziato a seguire le gare di moto per me, come è successo nello sci con Tomba. Questo è il risultato più importante che ho raggiunto insieme alle vittorie! Ho fatto divertire tante persone nelle loro domeniche. Credo sia per questo che sono definito una leggenda».
