Il prossimo 4 agosto ricorrono i 200 anni dalla nascita di Louis Vuitton, che nel 1854, a 33 anni, fondò l’omonimo marchio di pelletteria, oggi divenuto uno dei luxury brand più conosciuti al mondo. Alessia Lautone, giornalista e direttrice dell’agenzia LaPresse, ripercorre la sua vita in un volume
Si intitola “Louis Vuitton. Il lusso di un sogno”, il libro scritto da Alessia Lautone, direttrice dell’agenzia giornalistica LaPresse ed edito da Diarkos.
Nel volume, l’autrice ripercorre la storia di un ragazzo, fuggito di casa a 13 anni da Lavans-sur-Valouse, il piccolo comune nella Borgogna dove era nato il 4 agosto 1821, perché non andava d’accordo con la matrigna. A 15 anni Louis Vuitton arriva a Parigi, dove inizia a lavorare come apprendista fabbricante di valigie. Nel 1854 crea il marchio, divenuto ben presto dei più famosi al mondo.
“Louis Vuitton. Il lusso di un sogno”, il libro di Alessia Lautone
“Louis Vuitton ha solo dieci anni quando muore sua madre. È una modista, Maria Coronné Gaillard e, probabilmente, Louis – così piccolo – comincia a imparare da lei l’arte della bellezza. Suo padre, falegname, rimasto solo troppo presto, si risposa con una donna che non ama il figliastro. Come nelle favole, la matrigna osteggia il ragazzino. Ma questa non è una favola, e Louis, testardo e caparbio, a soli tredici anni, si mette in cammino verso Parigi. Dalla regione montuosa dello Jura, nella primavera del 1825, prende le sue poche cose e lascia la casa paterna. In oltre due anni trova riparo ovunque sia possibile e si dà da fare per guadagnare i pochi spiccioli che gli permettono di sopravvivere e continuare il suo viaggio. Non perde mai di vista il suo obiettivo. Arriva a Parigi nel 1837. Diventa un operaio specializzato, s’ingegna nella produzione di bauli e valigie su misura, resistenti agli spostamenti, in carrozza, in nave o in treno, forgiati a seconda delle necessità, leggeri ed eleganti. In diciassette anni, Louis diventa grande e conquista il bel mondo parigino, regalando al marchio Vuitton il suo punto di forza: la storia. Una storia che si intreccia con quella della Francia”.
Nel 1885 Vuitton apre il suo primo punto vendita estero, a Londra nella Oxford Street, e tre anni dopo inventa l’iconico pattern Damier Canvas, nel cui logo c’era scritto “marque L. Vuitton déposée”, ossia “marchio registrato L. Vuitton”.
I successori di Louis Vuitton, il figlio George e il nipote Gaston-Louis
Il libro di Alessia Lautone ripercorre, passo dopo passo, tutte le tappe e i successi del brand. Della vita privata di Louis Vuitton, sempre celata da riservatezza, non si conosce molto. Morì a Parigi il 27 febbraio del 1892, e la guida dell’azienda passò a suo figlio Georges. Fu lui a lanciare, nel 1986, il celebre marchio Monogram ispirato al design orientale della tarda Età vittoriana, che affianca le iniziali del fondatore (LV) ai simboli di fiori e quadrifogli. Dopo la morte di George nel 1936 le redini del gruppo, che negli anni Dieci del Novecento oltre alla boutique parigina sugli Champs-Élysées aveva già negozi a New York, Bombay, Washington, Londra, Alessandria d’Egitto e Buenos Aires, passarono al figlio Gaston-Louis Vuitton.
Odile Vuitton e la nascita della multinazionale LVMH
A partire dal 2000 l’azienda, sotto la guida di Odile Vuitton, figlia di Gaston-Louis e dunque pronipote di Louis Vuitton, e del marito Henri Ricamier, diventò una multinazionale.
Nel 1987 la holding Louis Vuitton SA si quota alla Borsa di Parigi ed è proprietaria, oltre che dello storico marchio, anche del blasonato champagne Veuve Clicquot Ponsardin. La joint venture con Moët Hennessy prese il nome di Moët Hennessy Louis Vuitton SA, nota anche con l’abbreviazione LVMH. La multinazionale francese oggi è proprietaria di oltre settanta marchi divisi in aziende di alta moda. Tra questi Christian Dior, Bulgari, DKNY, Fendi, Céline, Guerlain, Marc Jacobs, Givenchy, Kenzo, Loro Piana, Emilio Pucci e Louis Vuitton. Marchi blasonati di orologi e gioielli come TAG Heuer e Tiffany & Co. Prestigiose aziende vini e liquori come Moët & Chandon, Veuve Clicquot, Hennessy. È attiva nel campo dell’editoria con Les Échos e Le Parisien, in quello della distribuzione con Sephora e Le Bon Marché, e nel settore degli alberghi di lusso.
Dal sogno di un ragazzino, fuggito di casa a tredici anni perché non andava d’accordo con la matrigna, è nato un impero.
Alessia Lautone, “Louis Vuitton. Il lusso di un sogno”
Casa Editrice: Diarkos
Pagine: 231, € 20,00