Il 23 luglio sono iniziate le Olimpiadi di Tokyo 2020. Per l’occasione, la casa d’aste Sotheby’s ha messo in vendita alcuni pezzi rari, tra cui un paio di scarpe Nike risalenti agli anni ’60.
In occasione delle Olimpiadi di Tokyo 2020, iniziate lo scorso 23 luglio, sono andati all’asta alcuni modelli di scarpe da corsa d’epoca, molto rari e ricercati. Tra i vari pezzi in catalogo, troviamo un paio di scarpe da corsa fatte a mano dal co-fondatore della Nike Bill Bowerman, chiamate “Prototype Logo”.
La vendita, che si chiuderà il 2 agosto, è a cura della celebre casa britannica d’aste Sotheby’s e si chiama “The Games”.
Le scarpe da corsa Nike da 1 milione di dollari
Le scarpe realizzate per Jerome, vincitore di una medaglia di bronzo olimpica nei 100 metri a Tokyo 1964, presentano una freccia rossa che era un preludio al famoso logo del marchio, lo “swoosh”. Furono create negli anni ’60 e poi modificate all’inizio degli anni ’70 per l’atleta olimpico e velocista canadese Harry Jerome. Sono caratterizzata da una suola waffle, la vera prima innovazione tecnologica di Nike nel campo delle calzature sportive. Rappresentano infatti un capitolo molto importante nelle origini del marchio sportivo. L’offerta iniziale per queste scarpe è di 250.000 dollari, ma è molto probabile che il prezzo possa raggiungere e addirittura superare il milione di dollari.
Tra gli altri pezzi messi all’asta troviamo un paio di Converse Fastbreak indossate e autografate da Michael Jordan durante l’Olimpiade del 1984 a Los Angeles.
Un altro articolo che troviamo all’asta sono le Nike “Gold Shoes” indossate ed autografate da Michael Johnson durante i Giochi Olimpici di Atlanta del 1996, dove vinse l’Oro nei 200 e nei 400 metri battendo il record del mondo.
Fino ad ora, il paio di scarpe da corsa più pagato all’asta è quello indossato dal britannico Sir Roger Bannister, dopo aver raggiunto il primo miglio in meno di quattro minuti della storia nel 1954. Il prezzo raggiunto è stato di 220.000 in un’asta del 2015.