È morto stroncato da un infarto, all’età di 44 anni, Libero De Rienzo. L’attore napoletano, David di Donatello nel 2002, ha spaziato tra cinema e televisione, dedicandosi anche alla regia.
Padre di due figli, di 6 e 2 anni, Libero De Rienzo era sposato con la costumista Marcella Mosca. Nel 2001 ottenne fama e apprezzamenti con “Santa Maradona”, film cult di Marco Ponti, per il quale vinse anche, l’anno dopo, un David di Donatello come Miglior Attore non protagonista. Tornò a lavorare con Ponti nel 2004 con “A/R Andata + Ritorno”.
Attore versatile e di talento, ha brillato tanto nel dramma (“Fortapàsc” di Marco Risi) quanto nella commedia (“Smetto quando voglio” di Sydney Sibilia). Di recente lo abbiamo visto in “Appunti di un venditore di donne”, il thriller tratto dal best seller di Giorgio Faletti. Il mondo del cinema è in lutto per la sua improvvisa scomparsa.
Libero De Rienzo, la carriera di un attore di talento
Nato a Napoli nel 1977, Libero De Rienzo cresce nel quartiere di Chiaia. Ben presto, sceglie di seguire le orme paterne entrando nel mondo del cinema. Il padre, infatti, Fiore De Rienzo, lavorava come aiuto regista per Citto Maselli. Dopo aver recitato in opere come “Santa Maradona” e “A/R Andata + Ritorno”, si fa notare nel 2009 in “Fortapàsc” di Marco Risi, dove interpreta il giornalista napoletano Giancarlo Siani, vittima nel 1985 della camorra. Nel 2011, De Rienzo recita per Ivan Cotroneo ne “La kryptonite nella borsa” e, poco dopo, nel 2014 lo vediamo tra i protagonisti di “Smetto quando voglio”. La trilogia di Sydney Sibilia è incentrata su un gruppo di ricercatori universitari, che per sbarcare il lunario iniziano a produrre e spacciare smart drugs. Nella saga comica, Libero vestiva i panni dell’economista Bartolomeo Bonelli, che tentava di far fruttare col poker le sue abilità matematiche. Candidato più volte ai Nastri d’argento, l’attore romano ha recitato anche in diversi film TV e fiction televisive, da “Nassiryia – Per non dimenticare” del 2007 a “Squadra mobile” del 2017. Libero De Rienzo è stato anche sceneggiatore e regista. “Sangue – La morte non esiste”, diretto nel 2005, è la sua opera prima, con cui nel 2007 ha vinto il Ciak d’oro Bello & Invisibile.
Le parole del ministro della Cultura Dario Franceschini
«La notizia della morte improvvisa di Libero De Rienzo è terribile e ci lascia tutti senza parole. Perdiamo un giovane talento, un protagonista del cinema italiano che già aveva visto riconosciuta la sua arte con la vittoria del David di Donatello nel 2002. Il mondo della cultura italiana si stringe con affetto e cordoglio alla sua famiglia, ai suoi piccoli figli, alla moglie e a tutte le persone che lo hanno amato, stimato e apprezzato». Queste le parole del ministro della Cultura Dario Franceschini, per ricordare l’attore scomparso. Non è stata ancora fissata una data per i funerali. La salma dell’attore sarà inumata in Irpinia, a Paternopoli, accanto alla madre.