Ogni tre mesi Lyst realizza un rapporto sulla moda, tenendo conto degli acquisti online di oltre 150 milioni di utenti. Per la prima volta, nella Top 10 dell’ultimo Lyst Index è entrata una gonna maschile.
La gonna è uno fra i capi più acquistati della moda uomo. A confermarlo, l’ultimo rapporto trimestrale di Lyst, che presenta all’interno della sua Top 10 maschile la gonna plissettata di Thom Browne.
Lo stilista americano, da anni, ha introdotto sulle passerelle delle sue sfilate questo capo, per troppo tempo considerato un’esclusiva del guardaroba femminile. Analizzare la storia, invece, ci fa comprendere che questa collocazione è stata dettata soltanto dal progressivo affermarsi degli stereotipi di genere.
La gonna maschile e il recente successo di vendite
È la primavera 2018, quando sulla passerella di una sfilata del fashion designer Thom Browne fa la sua comparsa un gentleman in gonna e tacchi. Da allora, questo capo della moda uomo si è andato sempre più affermando, parallelamente a una progressiva crescita delle vendite. Il rapporto di Lyst del secondo trimestre 2021 ne consacra il successo, inserendo proprio la gonna da uomo firmata Thom Browne nella sua Top 10. È la prima volta che succede.
La storia della gonna da uomo
Nell’antichità i pantaloni non esistevano. Furono, infatti, inventati per facilitare la cavalcata a cavallo. Uomini e donne, quindi, indossavano gli stessi abiti. Nell’Antica Grecia la gonna era considerata simbolo di virilità e giovinezza, proprio come in Scozia il kilt. Ancora oggi questa concezione sopravvive in alcuni paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’Oceania. La storia dell’Occidente, invece, è andata progressivamente costellandosi di stereotipi e tabù. Nel XIX secolo, in Europa, si consolida, infatti, un concetto di mascolinità incentrato su dei criteri moralistici dettati dal Cristianesimo. La gonna esce, quindi, dal guardaroba maschile e bisogna aspettare i recenti anni ’60 per un (per l’epoca) trasgressivo ripensamento dei ruoli.
Le star che hanno indossato la gonna
Oggi la rivoluzione sembra iniziare a compiersi per davvero. Molti brand, infatti, stanno arricchendo le proprie collezioni con capi gender-fluid, che vanno sempre più nella direzione di una libertà identitaria, estetica e stilistica. Sono tantissime anche le star che hanno indossato questo capo della moda uomo, contribuendo a sdoganarlo e ad abbattere le barriere e gli stereotipi di genere. Già nel 1993 i Nirvana venivano fotografati da Stéphane Sednaoui per Mademoiselle Magazine con dei foulard dello stilista statunitense Gene Meyer indossati come gonne. E Kurt Kobain, per l’occasione, esaltò la comodità e la praticità di quella scelta.
In tempi più recenti, abbiamo visto indossare una gonna maschile a Ezra Miller, Harry Styles sulla copertina di Vogue, ma anche a Vin Diesel e Kanye West. Il cantante, in un tour del 2012, si esibì con un total look Givenchy, che comprendeva un kilt in pelle nera da indossare sopra a dei pantaloni skinny dello stesso colore. In Italia, pensiamo, invece, a Mahmood, che per Sanremo 2021 ha scelto un chemisier plissettato abbinato a degli stivali Tabi neri.
I brand e la moda genderless
La moda genderless ha conquistato le passerelle di tutto il mondo, all’insegna dell’inclusività. Moltissimi brand hanno scelto di inserire la gonna nelle proprie collezioni menswear. Da Armani a Burberry, passando per Gucci e l’immancabile apripista Thom Browne. Da Raf Simons ad Alexander McQueen, senza dimenticare Vivienne Westwood, Rick Owens, JW Anderson e Yohji Yamamoto. Segnali positivi, nella speranza che la gonna maschile venga finalmente sdoganata a tutti gli effetti, come capitato ai jeans per le donne a partire dagli anni ’30. Prendendo in prestito le parole del giornalista Christian Allaire: «Sento che le gonne sono sempre state una “tendenza”, ma vedere che la gente le compra davvero e ha delle opzioni è un buon passo».
Le classifiche trimestrali di Lyst
“La moda gender-fluid sta prendendo sempre più piede, con la gonna plissettata di Thom Browne al 10° posto e la borsa Baguette di Fendi al 6° della classifica dei prodotti uomo più desiderati; le ricerche relative alla moda agender sono cresciute del 46% durante il trimestre”. Questi i dati riportati da Lyst, il sito web e app di ricerca di moda più grande al mondo, con 150 milioni di utenti all’anno. Ogni tre mesi Lyst redige delle classifiche degli articoli più cool in base agli acquisti effettuati online, tenendo conto di tassi di conversione e di vendita. Il Lyst Index prende in considerazione anche i dati di ricerca ricavati da Google, nonché le menzioni sui social network e le statistiche di engagement a livello internazionale, sempre su un periodo di tre mesi.