Dopo la morte dello stilista tunisino Azzedine Alaïa, la maison rinasce con il designer belga Pieter Mulier. In apertura della Paris Fashion Week, ha sfilato al Marais la collezione Alaïa Haute Couture, che ha segnato il suo debutto alla direzione creativa della casa di moda.
Il designer belga Pieter Mulier ha inaugurato la settimana della moda di Parigi dedicata alla Haute Couture con la collezione Fall Winter 2021-22. Il nuovo direttore creativo della maison Alaïa ha interpretato a modo suo lo spirito e la visione del celebre stilista tunisino, scomparso nel 2017.
La collezione, attesissima, segna una rinascita per la casa di moda francese, che si rinnova e riparte, dopo la scomparsa del suo fondatore.
La prima collezione Pieter Mulier per Alaïa
«Mi prenderò cura della vostra Maison e della vostra famiglia con un enorme senso di ammirazione e responsabilità. Costruire il futuro di questa maison leggendaria è un grande sogno che si avvera». Così Pieter Mulier ha accettato l’onorevole compito di rilanciare la casa di moda francese. Gli abiti della sua prima collezione per Alaïa si ispirano allo stile del fondatore, rifacendosi agli anni ’80 e ’90.
La collezione è stata presentata nello storico indirizzo in rue de Moussy nel Marais, il quartiere parigino dove viveva Azzedine Alaïa. Tra gli invitati alla sfilata, Monica Bellucci, la modella e regista Farida Khelfa, Pierpaolo Piccioli e Raf Simons. Alla fine dell’evento, c’è stata una standing ovation per celebrare la nuova collezione e omaggiare, al tempo stesso, lo stilista tunisino scomparso. Alaïa presenterà due collezioni all’anno. La Winter Spring sarà disponibile nei negozi da dicembre a maggio e la Summer Fall, a giugno. L’obiettivo del marchio sarà quello di combinare haute couture e ready-to-wear per realizzare collezioni “senza regole e senza confini”.
I capi della sfilata Haute Couture Autunno/Inverno 2021-22
Pieter Mulier, la lettera d’amore ad Azzedine Alaïa
Azzedine Alaïa e Pieter Mulier si erano incontrati una sola volta, ma non avevano mai avuto modo di conoscersi. La stima, però, che lega Mulier, da febbraio nuovo direttore creativo della maison, al designer tunisino è tanta. Alaïa era un grande maestro dell’alta sartoria, in grado di coniugare tradizione e modernità. Diplomatosi all’Accademia delle Belle Arti di Tunisi, Alaïa approfondì la passione per la moda, instillatagli dalla sorella, proseguendo gli studi da autodidatta. In occasione della sfilata alla Paris Fashion Week, Mulier ha lasciato una lettera su ogni seduta della passerella.
«Questa collezione vuole essere un omaggio di ringraziamento. Per esprimerti il mio sincero rispetto e riconoscimento per il lavoro che hai fatto. Quattro anni dopo la tua presentazione finale, oggi, il 4 luglio, mi sento onorato di presentare questa collezione. Ho cercato di essere fedele al tuo approccio creativo. Ho anche cercato di entrare nella tua mente… ma è impossibile. Ho così tante domande. Tante cose che immagino. Tu, appassionato, testardo, affascinante. Tu che hai disegnato la bellezza più che la moda, come ti piace dire. Grazie, Azzedine, per la tua audacia che mi aiuta oggi a prendere atto della creazione. Grazie per la tua impareggiabile adulazione della figura femminile. Eri uno scultore, un genio della mano».