La cantautrice romana, una delle artiste italiane più intense ed emozionanti, compie oggi 50 anni. Ripercorriamo la sua storia, da Sanremo 1994 ai sette milioni di dischi venduti solo in Italia. Una storia di successi, di gioie e dolori, come quello immenso per la morte dell’ex fidanzato Alex Baroni.
Billboard l’ha definita «la quarta Voce più grande al mondo». Una voce blues, intensa, potente, che fa vibrare l’anima, racchiusa in uno scricciolo di nemmeno 50 chili per un metro e sessanta di altezza: è quella di Giorgia, che oggi compie 50 anni, e sembra sempre una ragazzina.
Giorgia, una vita in musica
Sin da bambina Giorgia ha mangiato pane e musica: suo papà, Giulio Todrani, è un musicista. Nel 1974 fonda il duo “Juli e Julie”. Conclusa l’esperienza a fine anni Ottanta, Giulio nel 1991 dà vita al gruppo di rhythm ’n’ blues e soul “Io vorrei la pelle nera”, dove Giorgia forma il suo repertorio che spazia dal jazz al soul, dal blues al rock. Già a 16 anni Giorgia, il cui nome di battesimo è ispirato – ça va sans dire – da Georgia on my mind di Ray Charles, forma il suo gruppo, il Giorgia Todrani’s Group. Mentre frequenta il liceo linguistico, Giorgia studia sotto la guida del maestro Luigi Rumbo, tenore lirico. Intanto si esibisce in vari club romani, con la Friends Acoustic Night. Nel 1993 i live diventano due CD, dove Giorgia reinterpreta alcuni classici jazz e blues.
La vittoria a Sanremo, il Pavarotti&Friends, i duetti
E proprio nel 1993, la svolta della sua carriera artistica: partecipa a Sanremo Giovani con “Nasceremo”, e si classifica prima, ottenendo così di diritto la partecipazione al Festival di Sanremo 1994. Sul palco dell’Ariston, Giorgia canta una delle sue canzoni più belle e più conosciute: “E poi”, contenuta nel suo primo album, intitolato semplicemente con il suo nome. Arriva settima, ma da quel momento entra nell’olimpo dei big della canzone. Lo stesso anno, Luciano Pavarotti la vuole al Pavarotti&Friends, dove Giorgia interpreta “Who wants to live forever” dei Queen, e duetta non solo con il grande cantante lirico, ma anche con Sting, Bryan Adams e Andrea Bocelli. Con Bocelli, a Natale del 1994, Giorgia si esibisce in Vaticano cantando davanti a Papa Giovanni Paolo II.
Nel 1995 Giorgia torna a Sanremo e trionfa con “Come saprei”, vincendo il Festival e il premio della critica. Pubblica il suo secondo album, “Come Thelma & Louise”, ed è ospite di Elton John nella sua tournée italiana. A Sanremo torna ancora nel 1996 con Strano il mio destino, classificandosi terza.
Nel 1997 inizia il sodalizio artistico con Pino Daniele, che sfocia nell’album “Mangio troppa cioccolata”. Un’altra lunga e prolifica collaborazione di Giorgia è quella con Herbie Hancock, con il quale gira l’Europa in un tour nei maggiori Festival Jazz. Seguono i dischi “Girasole” nel 1999 e “Senza Ali” nel 2001. Quell’anno Giorgia torna a Sanremo con Di sole e d’azzurro, scritta per lei da Zucchero, e si classifica al secondo posto.
Il dolore per la morte di Alex Baroni
Nel 2002 Giorgia affronta un dolore grandissimo: quello per la morte di Alex Baroni, al quale era stata legata dal 1997 al 2001. Si erano lasciati da poco, ed erano ancora molto legati, quando Alex è morto in un incidente con la sua moto. Un dolore improvviso che spezza letteralmente Giorgia. Qualche anno fa ha rivelato in un’intervista a Grazia: «Davo un po’ i numeri in quegli anni. Il mio manager mi aveva convinto a non smettere di lavorare. Addirittura il giorno del funerale mi hanno fatto prendere un aereo per l’Olanda. Ma non avrei dovuto: finivo i concerti e piangevo. A un certo punto ho pensato anche di voler morire, pensavo: così lo ritrovo subito da qualche parte. Ho toccato il fondo dei pensieri, la disperazione. La vita non mi aveva ancora insegnato che può accadere: ti saluti senza sapere che non ti vedrai più. Ma poi sono risalita: perché prima o poi la vita ti insegna anche a sfruttare il dolore come risorsa».
Ancora oggi, dopo quasi 20 anni, Giorgia continua a ricordare Alex nell’anniversario della sua scomparsa dedicandogli ogni anno una frase, un pensiero, una canzone.
Il Nastro d’Argento per “Gocce di memoria”
Nel 2003 Giorgia scrive ed interpreta “Gocce di memoria”, la canzone del film “La finestra di fronte” di Ferzan Özpetek, vincitrice del Nastro d’argento. Seguono l’album dal vivo “MTV Unplugged”, e poi “Stonata”, “Dietro le apparenze”, “Senza paura”, e infine nel 2016 “Oronero”.
Giorgia, la vita privata e l’impegno nel sociale
Nel frattempo, Giorgia diventa mamma di Samuel, nato nel 2010 dalla sua relazione con il musicista, ballerino e coreografo Emanuel Lo Iacono, accanto al quale Giorgia dal 2004 ha ritrovato il sorriso e la serenità.
Negli ultimi anni, Giorgia si è distinta anche per il suo impegno sociale: con Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Elisa, Gianna Nannini e Laura Pausini si esibirà nel live “Una. Nessuna. Centomila”, contro la violenza di genere, riprogrammato per l’anno prossimo a Campovolo.
La foto di apertura è di Cosimo Buccolieri©