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“Speravo de morì prima”, parlano i protagonisti della serie Sky su Francesco Totti

Speravo de morì prima, parlano i protagonisti
Debutta venerdì  19 marzo alle 21.15 su Sky Atlantic, e in streaming su Now TV, “Speravo de morì prima – La serie su Francesco Totti”, una dramedy in sei episodi. Wondernet Magazine ha partecipato alla conferenza di presentazione della serie, che si è svolta in diretta streaming dallo Stadio Olimpico di Roma, presentata da Angelo Mangiante.

Si è svolta oggi in streaming dallo Stadio Olimpico di Roma, presentata da Angelo Mangiante, la conferenza stampa di presentazione della serie “Speravo de morì prima”, tratta da “Un capitano” di Francesco Totti e Paolo Condò, edito da Rizzoli. Presenti Nicola Maccanico, Executive Vice President Programming Sky Italia, Mario Gianani, CEO di Wildside, la produttrice Virginia Valsecchi e il regista Luca Ribuoli.

In rappresentanza del cast erano presenti Pietro Castellitto, che interpreta Francesco Totti, e Greta Scarano, che nella serie è Ilary Blasi. Accanto a loro Gianmarco Tognazzi, che interpreta Luciano Spalletti, Monica Guerritore che nella serie è mamma Fiorella, e Giuseppe Colangeli che è papà Enzo.

“Speravo de morì prima”, la conferenza stampa

È Nicola Maccanico a prendere la parola per primo. «È una giornata emozionante», dice l’Executive Vice President Programming Sky Italia. «Quando Mario e Virgina Valsecchi mi hanno proposto la serie ho capito da subito che volevo realizzarla, e che avrebbe potuto essere un grandissimo successo, ma non avevo la minima idea di come la si potesse fare. La scelta è stata quella di prendere una parte della vita di Totti, la parte in cui emerge di più il lato umano, perché il campione lo conosciamo tutti. L’aspetto più privato della sua vita era meno evidente, ma è qualcosa di altrettanto interessante all’interno del suo percorso. Abbiamo deciso di raccontarlo in tono pop, un po’ leggero, senza mancare di rispetto ad un momento difficile per la vita di un uomo come la fine della carriera sportiva, ma con quel sapore leggero che fa la differenza».

Speravo de morì prima, parlano i protagonisti

Prosegue Maccanico: «L’altro problema era: come farlo? Quanto lavorare sulla somiglianza, sulla tipologia di narrazione e sulla scelta del cast? Alla fine abbiamo puntato sul talento, su un gruppo di attori di grandissimi livello che ha fatto un lavoro in linea con le nostre aspettative, che erano molto alte. Hanno dato un’identità profonda ad una serie che doveva trovarla in maniera distinta ma anche coerente con la storia del personaggio».

Pietro Castellitto, Francesco Totti

Pietro Castellitto, 29 anni, è cresciuto con il poster di Francesco Totti in cameretta. «Totti mi ha detto che rivedendosi ha scoperto degli aspetti del suo carattere e della sua personalità che nemmeno conosceva. La sfida era quella di riuscire a creare una maschera che lo ricordasse, che lo evocasse e che allo stesso tempo lo stupisse. Il cinema è evocazione…io ho passato la maggior parte delle domeniche della mia vita su questi seggiolini blu, ma non avevo mai conosciuto Totti. L’ho conosciuto grazie a questa serie. Io ero piccolo e guardavo Totti che era uomo. Riuscire ad interpretarlo è stato uno scherzo del destino, come lo è stato aver ritrovato proprio durante le riprese un diario che avevo scritto quando avevo 9 anni. Il capitolo più lungo parla di Totti». Castellitto legge quindi il racconto scritto sul suo diario da bambino, scherzando sugli errori.

Speravo de morì prima, parlano i protagonisti
Photo Credits: MailaIacovelli-FabioZayed©

Greta Scarano, Ilary Blasi

«Anche se non sono una grande tifosa, ricordo anche io come tante persone il commiato di Totti. Sul set ho trovato un gruppo di lavoro incredibile. La cosa interessante è stata stare accanto a Pietro che raccontava questo personaggio mitico, leggendario, e lo ha fatto con una grazia ed una semplicità che non sono da tutti.  Insieme abbiamo cercato di raccontare questo rapporto che è così solido, nonostante tutte le difficoltà di una relazione lunga e pubblica come quella di Totti e Ilary. Un amore che in forma diversa è simile a quello che Totti ha provato per la sua Roma. Emerge tutta la loro coerenza che li ha fatti rimanere insieme anche in un momento così difficile, come la fine della sua carriera. L’ho vissuto come una sorta di dramma shakespeariano, e interpretare la donna che gli stava accanto in quel momento è stato per me eccezionale».

Speravo de morì prima, parlano i protagonisti
Photo Credits: MailaIacovelli-FabioZayed©

Gianmarco Tognazzi, Luciano Spalletti

Tognazzi interpreta Luciano Spalletti, un personaggio controverso, con un grande feeling con Totti nella prima parte della sua carriera e un’altrettanto grande conflittualità che ha accompagnato l’uscita dal calcio di Francesco Totti. «Ho cercato di trovare un filo conduttore, e l’ho identificato nel disagio. Il disagio di Spalletti ma anche della società, della squadra, di tutto il gruppo. E naturalmente il disagio di Totti. Nel loro rapporto ci sono stati sicuramente dei malintesi, dei non detti che poi si sono portati dietro. Non mi piaceva l’idea dell’antagonista o del cattivo, perché non ritengo che Spalletti sia tale».

Speravo de morì prima, parlano i protagonisti
Photo Credits: MailaIacovelli-FabioZayed©

«Ho voluto approfondire il credo calcistico di Spalletti», prosegue Tognazzi, «che si basa su una filosofia legata all’importanza del gruppo, che supera i singoli. Anche se in questo senso contraddice il suo primo rapporto con Totti, dove lo aveva messo al centro e costruito tutta la squadra intorno a lui. Probabilmente erano due periodi diversi, due momenti diversi sia suoi che della carriera di Totti. Ho voluto lavorare sui non detti perché i fatti li conosciamo, ma il grande aspetto è legato al rapporto interpersonale, a quello che questi due personaggi si sono detti forse più attraverso lo sguardo che con le parole. È stata un’esperienza bellissima, ringrazio tutti. L’interpretazione di Pietro è straordinaria: la cosa importante non era quanto si somigliassero, ma quanto sia riuscito a trovarne l’anima, il ritmo».

Monica Guerritore, mamma Fiorella

L’attrice interpreta mamma Fiorella, una figura fondamentale nella vita di Totti. «Se si unisce madre e Roma, viene fuori la figura di Fiorella. Sono partita da qui per interpretarla: lei ha individuato il talento del figlio e gli è stata accanto sempre, con tutta la forza e tutta la passione che può avere una madre. Il fatto che la scelta della produzione e del regista sia ricaduta su di me, che vengo dal teatro, è stato un grande omaggio».

Photo Credits: MailaIacovelli-FabioZayed©

Dice ancora la Guerritore: «Per abituarmi al linguaggio ho provato nei mesi precedenti con dei miei colleghi attori romani del teatro La Fortezza di Torpignattara. Sono contenta, è un viaggio in una famiglia romana normale, che ama il proprio figlio, gli sta accanto e soffre mortalmente nel vedere che la fine, inevitabile, lo sta devastando e sono devastati anche loro. “Speravo de morì prima” è un modo per dire: è un dolore troppo grande che mi schianta. Mi viene in mente una frase di Pascarella: “er core me se è aperto come ‘no sportello”».

Giuseppe Colangeli, Enzo Totti

Colangeli è Enzo, il papà di Totti scomparso qualche mese fa. Un uomo che si presentava a Trigoria con la pizza con la mortadella. «Enzo è un personaggio tipicamente romano, è il marito e il padre romano. Quello che è apparentemente assente, ma ha una sua presenza fatta di silenzi, di ascolto, di attenzione. Si riserva qualche battuta nelle pause che gli vengono concesse da Fiorella, una donna straripante».

Photo Credits: MailaIacovelli-FabioZayed©

«La famiglia di Totti ha un ruolo importantissimo nella sua storia, e sono convinto che sarebbe stata la stessa anche se Francesco avesse fatto l’impiegato del catasto», prosegue Colangeli. «Che lui sia riuscito a reggere ad una vita così poco normale è anche il risultato di questa famiglia, il frutto di questo affetto e di questa normalità che gli è stata sempre proposta dalla famiglia, e che in un certo senso lo ha salvato. Come si fa a rimanere normali con esperienze di vita come quelle di Totti? Ci si riesce forse quando anche il privato è un riferimento saldo, solido».

Non ci resta che aspettare venerdì 19 marzo, per guardare finalmente “Speravo de morì prima – La serie su Francesco Totti”.

 

 

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