La fashion designer Francesca Liberatore è un orgoglio della moda Made in Italy. A poche ore dal suo show milanese, si racconta a noi di Wondernet Magazine.
Francesca Liberatore nasce a Roma nel 1983. Si laurea in Fashion Womenswear al Central Saint Martins di Londra, e fa esperienza negli uffici stile delle più prestigiose maison del mondo, da Viktor & Rolf ad Amsterdam, a Jean Paul Gaultier a Parigi, a Brioni Donna al rientro in Italia.
Nel 2009 vince il concorso Next Generation, promosso dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, con la sua prima collezione individuale. Da allora sfila a Milano Fashion Week ed espone le sue creazioni a Milano e a Roma. Così come a Parigi, Londra, Berlino, Canton, San Pietroburgo, Minsk e Varsavia con progetti speciali e collaborazioni internazionali. Francesca diventa ambasciatrice del Made in Italy nel mondo.
Entra ufficialmente nel calendario della Fashion Week di New York da settembre 2014 per sette stagioni. Nel Febbraio 2018 la Liberatore ritorna alle passerelle milanesi, sfilando nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale in Piazza Duomo per varie stagioni e festeggia i dieci anni di carriera con la pubblicazione del libro “Francesca Liberatore – The Book” edito da Silvana Editoriale.
Il nuovo concept delle sfilate di Francesca Liberatore
Nel settembre 2019, partecipa a Milano Fashion Week per la prima volta fuori calendario, dando vita a un nuovo concept di runway nella piscina dei Bagni Misteriosi del Teatro Franco Parenti dove, grazie alle due importanti collaborazioni con Arena e DHL, la Nazionale Italiana di Nuoto Sincronizzato performa live durante la sfilata della Liberatore, che firma per loro il costume olimpico di allenamento per le olimpiadi di Tokyo 2020. A febbraio 2020, ancora fuori calendario, incanta i suoi ospiti nella sala 1 del cinema The Space di Piazza Duomo, aprendo la sfilata con il film “J-Kolombina-R” e anticipando di molti mesi la nuova tendenza dei fashion film che ha caratterizzato le fashion week di tutto il mondo. Poi a settembre 2020 a supporto di un Made in Italy coeso, Francesca Liberatore rientra nel Calendario ufficiale di CNMI con un format ancora una volta inedito: grazie all’internazionale Cambi Casa Aste, la collezione SS21 viene battuta all’asta durante la sfilata e il ricavato interamente devoluto al progetto Sanità a Mvimwa della Onlus Golfini Rossi.
Oggi Francesca Liberatore è con noi su Wondernet Magazine, per parlare del suo nuovo show e della collezione FW21.
Intervista a Francesca Liberatore
Autunno/Inverno 2021-22: questa stagione per Francesca Liberatore è digitale. Una scelta difficile. Dettata da quale riflessione?
Francesca Liberatore: Sono una sostenitrice della condivisione in presenza e dell’emozionalità del runway dal vivo. Fino a poco tempo fa mi sono prodigata affinché la macchina partisse maestosa con partners importanti proprio da un teatro. Pensavo che questo evento potesse supportare la cultura, riaccendendo delle luci e mostrando comunità di intenti ma dopo la polemica sanremese, mi è sorto un problema morale. Ritengo di dover in primis essere solidale con chi, in questo momento, non può esercitare la sua passione lavorando nel suo luogo. Se fossi stato un attore avrei trovato ingiusto non poter entrare a recitare ma dover concedere il mio palco ad uno stilista. Così come accendere un unico teatro avrebbe mostrato il buio degli altri. Oltre al fatto che la parte indispensabile di ogni spettacolo è il pubblico, e senza questa unione di animi, un grande show sarebbe stato ostentazione.
Per molti brand il fashion film è una novità. Per te che sei già oltre, quale tipo di sfilata presentazione hai scelto per la tua prima volta on line?
Francesca Liberatore: La mia non sarà una sfilata digitale, ma lo storyboard di ciò che sarebbe stato…sarà il digitale di una narrazione vera, che “potrà essere” perché la creatività non si ferma e che “ora è così” perché siamo tutti nella stessa barca. Mi sono mancati i miei team, l’adrenalina, i fotografi che mi mostrano ogni volta il mio operato attraverso i loro scatti. Ma dall’altra parte ho avuto l’onore di essere accompagnata in questo racconto da Mario Sesti, che mi ha prestato le sue parole e pensieri nel monologo di introduzione, da Alessandro Turci che ha magistralmente descritto nel comunicato questa “ipotesi di Moda”, da Enrica Ciccarelli Mormone direttrice artistica della società dei concerti insieme a musicisti sopraffini Gloria Campaner, Roberto Prosseda e il Quartetto Adorno che hanno contribuito a creare magia attraverso la compostezza delle loro note e ancora una volta insieme con Alice Falco videomaker e fotografa da sempre al mio fianco.
Sempre avanti e sempre alla ricerca di nuove sinergie artistiche. Dalla sfilata ai Bagni Misteriosi a quella al cinema Odeon fino ad arrivare alla sfilata asta alla Casa d’Aste Cambi. E ora un teatro?
Francesca Liberatore: Come detto, quest’anno la sfilata non avviene quindi anche il teatro è un luogo sospeso nell’immaginario progettato e nel sogno a rappresentazione di tutta una categoria.Tu mi nomini i Bagni Misteriosi che hanno dato il via ai miei new format, quindi sì, ho portato fuori da sé questo luogo che mi ha accolto affinché attraverso lo streaming, le piazze, la creatività possa nonostante la contingenza comprendere tutti.
Questa stagione collabori con gli artisti della Fondazione della Società dei Concerti. In che modo gli artisti con i loro strumenti possono raccontare la collezione?
Francesca Liberatore: Uno spettacolo e quindi la sfilata di moda prende vita attraverso il cuore, gli animi, le fantasie di persone creative, attraverso l’unione di arti che si parlano e insieme parlano agli altri. Questi fantastici artisti che vivono la mia stessa “impossibilità” hanno prestato dolcezza, grazia, apici, alle immagini del mio racconto un pò teatrale un pò cinematografico, sperando che questa nostra voce arrivi a tutti.
Qual è il capo che sarà must have della collezione FW21? E quello che preferisci?
Francesca Liberatore: Il primo, il trench camouflage spalmato trasparente.
Oggi a fine sfilata la collezione sarà già tutta in vendita sul sito di Cambi Aste. Per quanto tempo?
Francesca Liberatore: Si, una parte consistente andrà all’asta sul sito di Cambi Aste da oggi, 26 febbraio, dopo la sfilata fino al 7 marzo.
Quale artista o influencer ti piacerebbe avere come testimonial in futuro?
Francesca Liberatore: Quello che rappresenterà al meglio l’immaginario al momento.
Infine cosa ti auguri per il futuro immediato delle sfilate e in particolare della tua prossima sfilata di settembre? Ci rivedremo finalmente o punti ancora sull’online?
Francesca Liberatore: Spero assolutamente che ci rivedremo, ma se pensate che tutto quello che vedrete oggi alla sfilata era pronto per essere messo in scena in 3D, probabilmente capirete che l’evoluzione dei miei format sarà continua.
Grazie per l’intervista e in bocca al lupo Francesca! Spero di rivederti presto. E nel frattempo oggi non vedrò l’ora di guardare e commentare la tua prima sfilata on line!