Per presentare la nuova collezione 2021 Antonio Marras punta una volta di più sulla territorialità. Questa volta non solo attinge la sua ispirazione dalla tradizione sarda. Punta i riflettori su un sito che tutto il mondo dovrebbe conoscere, unico, maestoso, preistorico, affascinante e dal valore incommensurabile: il complesso nuragico di Barumini.
Lo stilista algherese Antonio Marras aveva già annunciato che, in occasione della Milano Fashion Week, avrebbe sfilato dalla sua Sardegna. Ed ha realizzato infatti una sfilata, uno short-movie, un video con un cast e una crew quasi interamente Sardi (fatta eccezione per pochi professionisti e grandi amici che però masticano l’isola da tempo immemore oramai). L’intento è quello di dimostrare che in Sardegna si è in grado di realizzare eventi con risorse locali degne dei grandi show di Milano, Parigi e New-York.
Antonio Marras “Storia di tempi intensi”, il video ambientato a Barumini
Il complesso nuragico di Barumini è tra i 55 siti italiani inseriti dall’UNESCO nella World Heritage List poiché comprende l’esemplare meglio conservato di tutti i nuraghi sardi, importante testimonianza di come una comunità preistorica abbia saputo realizzare in modo fantasioso e innovativo i materiali e le tecniche costruttive dell’epoca. Il villaggio di Barumini con le sue vestigia racconta all’odierno visitatore la storia della civiltà millenaria che ne ha abitato il territorio per un lunghissimo periodo di tempo databile tra l’età del Bronzo e il III secolo d.C.
La collezione FW21
La collezione Autunno/Inverno 2021 di Antonio Marras prende spunto da un’antica leggenda sarda, tra storia e mitologia. A Barumini viveva la regina di Su Nuraxi, bellissima e senza età, con una voce che incantava. Ascoltarla era un privilegio e faceva venire i brividi.
La regina vestiva stoffe preziose che le sue fedeli fate trapuntavano con fili d’oro e d’argento. Tessuti lavorati e preziosi, luccicanti, stampati, vellutati, jacquardati e materici. La stragrande maggioranza delle Tanittas, le Janas fatine sarde seguaci della Dea Tanit, adoravano le rose, gli scozzesi, le maglie calde e i colori forti come il nero e il rosso, il giallo e il verde.
Niente sfumature. Erano attratte dalle paillettes, dai tulle, dalle piume, dai ricami, dagli strass. Amavano le forme inusuali e i volumi poliedrici. Erano molto femminili ma adoravano vestirsi da uomo. In realtà ognuna aveva il suo stile. Alcune di loro però si distinguevano per nonchalance e passione per gli abbinamenti. Uno stile un po’ retrò ma non nostalgico, reinterpretato con carattere, prediligendo i colori saturi e le stampe a fiori, i volumi strizzati in vita ma poi ampi e svolazzanti. A queste antiche leggende si ispirano i modelli della collezione Antonio Marras FW21, capaci di trasportarci indietro nel tempo e di farci sognare.