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Francesco Renga a Sanremo con “Quando trovo te”: «È la volta prima che porto al Festival una canzone felice» 

Francesco Renga racconta "Quando trovo te", il brano di Sanremo 2021
Francesco Renga torna al festival di Sanremo per la nona volta con il brano “Quando trovo te” (Sony Music). Oggi l’artista ha presentato il suo brano in conferenza stampa, e ha rivelato: “Affronto il palco con la stessa follia degli inizi”.

Scritto da Francesco Renga insieme a Roberto Casalino e Dario Faini, “Quando trovo te” esplora il concetto di “oblio salvifico”: dimenticare come forma di protezione e come riparo da una vita che spesso ci costringe alla fretta. 

«È nata in quattro ore e quando accade è una cosa rara – racconta Francesco Renga – La versione che ascolterete ha poi richiesto mesi di lavoro per modificarla, ma ricordo ancora la tensione emotiva mentre veniva scritta». 

Francesco Renga racconta “Quando trovo te”, la canzone che porterà a Sanremo 2021

«Ho traslocato e quattro giorni dopo il trasloco c’è stato il lockdown: mi sono trovato ad aprire scatoloni contenenti vecchi diari, ricordi dimenticati. È stato liberatorio, ho compreso il potere salvifico dell’oblio che cela i ricordi e che riaffioravano da quelle vecchie scatole. Ma è stato anche l’inizio della canzone.

“Quando vedo te” racconta del momento in cui quel ricordo felice, che ognuno di noi tiene nascosto in fondo al proprio cuore come un prezioso tesoro al riparo dal casino della quotidianità, all’improvviso riaffiora potente nelle nostre esistenze, restituendo loro un senso più profondo e aprendoci gli occhi su una realtà che è migliore di quello che pensiamo.

Racconta di un uomo che cammina per strada in preda a una frustrazione, una sensazione negativa che lo porta a ricordarsi di qualcosa che aveva nascosto nei meandri della sua anima».

Francesco Renga racconta "Quando trovo te", il brano di Sanremo 2021
Photo Credits: Toni Thorimbert©

Una stanza, due sedie, una cena e un film 

«Per me questa è la normalità e la canzone racconta questo: un ricordo che, in un momento di disperazione, ti rammenta che a casa c’è qualcosa che ti aspetta e ti riporta alla quotidianità. Basta il ricordo di un abbraccio, di un profumo, di uno sguardo». Così ha spiegato Francesco Renga nella conferenza stampa di oggi.

«Moltissimi dei ricordi salvifici che ho, sono legati alla mia giovinezza, alla Sardegna, quando andavo in vacanza e ritrovavo la mia famiglia, gli odori, i sapori. Il ricordo che ho della Sardegna è anche mio nonno che mi svegliava alle cinque del mattino, mi portava il latte appena munto e, con un carretto guidato da un asino, andavamo nei campi a raccogliere le verdure che sarebbero state buttate. Era l’unico che mi chiamava Pierfrancesco.

Ecco, questo brano racconta di quando simili ricordi entrano nella tua vita e ti cambiano la giornata», racconta Francesco con sincerità, mentre il suo sorriso illumina gli schermi dei nostri pc.

Francesco Renga racconta "Quando trovo te", il brano di Sanremo 2021

Anche per Francesco questo Sanremo è speciale

«Tornare a Sanremo non ha mai avuto per me un significato più profondo – racconta Renga – non è solo la gioia di tornare su quel palcoscenico, in quel contesto così importante per la musica e per il mio lavoro. Questa volta significa ripartire con il mio lavoro insieme con tutto il Paese. Sanremo diventa così il simbolo stesso di una ripartenza del mondo dello spettacolo e un segnale di speranza: la speranza che questo incubo possa finire il prima possibile.

Cantare senza pubblico è limitante perché il pubblico ti dà un feedback immediato. Sarà comunque un’edizione che verrà ricordata. Verrà a mancare l’aspetto divertente del festival, andare in giro, essere rincorsi dai fan, i selfie. Mancheranno le cene pantagrueliche, le feste. Si lavorerà e basta. Ma Sanremo deve essere fatto: non solo per noi ma per il Paese. È una macchina che fa lavorare centinaia di persone.

Non è andato tutto bene. Era un augurio che ci siamo fatti tutti quando sembrava ancora un film che speravamo di non vivere. Non è andato tutto bene, ma siamo sopravvissuti. E non è vero che non abbiamo lasciato indietro nessuno, perché molti lavoratori dello spettacolo hanno avuto pochissime  attenzioni da parte del governo.

Questo periodo assurdo, a me è servito per riscoprire cose che avevamo perso. Anche solo stare a casa forzatamente. Quelle piccole cose di ogni giorno che sembravano scontate; il condividere il dolore degli altri, ma ognuno solo nella sua abitazione, ci ha dato una visione della società diversa. 

Quello che salverà ognuno di noi è il ricordo della quotidianità che non dobbiamo più dimenticare: parlo di affetto, amore, amicizia. Quei sentimenti che legano tutti noi».

Francesco Renga racconta "Quando trovo te", il brano di Sanremo 2021

Francesco Renga in pillole

Tre risposte possono raccontare in breve Francesco Renga:

«Affronto il palco con la stessa follia degli inizi».

«Essere fuori stagione (nel testo) è il mio sentirmi inadeguato. Tranne quando canto, sono sul palcoscenico o lavoro, tutto il resto dell’esistenza tento di non sentirmi inadeguato. Uso la mia musica proprio per questo. Come ogni artista uso l’arte per raccontare i  miei demoni, i miei fantasmi, le cose che nascondo nella mia anima e che poi affiorano nei testi». 

«È la volta prima che porto a Sanremo una canzone felice».

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