Arisa, in gara al 71° Festival di Sanremo, ha presentato oggi in conferenza stampa “Potevi fare di più” contenuto nel suo prossimo album di inediti. Il brano sarà disponibile dal giorno dopo la sua esibizione sullo storico palco dell’Ariston.
“Potevi fare di più”, il brano che Arisa porterà al Festival di Sanremo 2021, parla di un momento di liberazione da una relazione tossica. Racconta la storia di una donna che cerca la forza di dire basta ad un amore che si è spento e ai continui tentativi di tenerlo in piedi.
Questa sarà la settima partecipazione al Festival di Sanremo per l’artista che si è già aggiudicata due vittorie: la prima nel 2009, nella categoria Nuove Proposte, con il brano “Sincerità”, e la seconda nel 2014 nella categoria Campioni con “Controvento”. Nel 2015, inoltre, Arisa è stata co-conduttrice della 65° edizione del Festival di Sanremo.
La canzone di Arisa a Sanremo 2021
“Potevi fare di più”, scritto da Gigi D’Alessio, parla di un momento di liberazione da una relazione tossica. Racconta la storia di una donna che cerca la forza di dire basta ad un amore che si è spento e ai continui tentativi di tenerlo in piedi. «Quando siamo in una situazione che non ci rende felici» – spiega Arisa – «va lasciata. Il nostro obiettivo è di essere felici. Dobbiamo prenderci la responsabilità del nostro disagio per far si che le cose cambino. Si può fare!»
«Il tempo per essere felici è poco e spesso non ci rendiamo conto che lo sprechiamo. Credo sia importante sviluppare amore per se stessi, altrimenti non riusciremo ad amare gli altri».
Arisa sulla scelta di un testo di Gigi D’Alessio
Sulla scelta dell’autore, Arisa ha detto: «Ho scelto di cantare una canzone di Gigi D’Alessio perché ho sentito la sincerità del testo e io ho bisogno di cantare cose autentiche. Ai miei autori dico sempre “scrivi il testo per te”: così raccontano storie personali. Poi può accadere che quelle stesse emozioni le abbia provate anche io. Gigi è un maestro ed è un autore molto sensibile. Io sono lucana» – ha continuato – «e cantare una canzone di un autore napoletano mi riavvicina alla mia terra. Quando ho ascoltato la canzone, mi sono commossa. Sono parole che mi rispecchiano. Tutti abbiamo vissuto una storia difficile, ma quello che non ti uccide ti fortifica. La vita per le donne è difficile, ma abbiamo in mezzi per sviluppare amore per noi stesse e trovare escamotage per venirne fuori».
Sanremo 2021 sarà un Festival speciale
Parlando poi delle difficoltà incontrate quest’anno dagli organizzatori dice: «Questo sarà un Festival speciale, perché al di là di come andranno le cose, sarà il segno della ripartenza. Non vedo l’ora di tornare a cantare e di farlo proprio sul palco dell’Ariston, un palco per me molto importante. Sarà un festival difficile, ma io vado a fare il mio lavoro: cantare. Bisogna provarci e poi vediamo cosa accade. Sarà diverso, ma siamo persone privilegiate. Ci viene solo chiesto di avere cautela, ma non è la fine. Ci sono persone che hanno problemi maggiori. Sanremo può dare lavoro a una parte dei lavoratori dello spettacolo che sono in difficoltà e tirarsi indietro sarebbe stato un errore».
«Molte delle attività che erano tipiche del Festival» – continua Arisa – «non si svolgeranno, ma ovvieremo a quello che non si può fare tramite i social».
«Mi sento fortunata – ha concluso Arisa – perché il mio lavoro mi ha fatto fare tantissime esperienze e concerti in tutto il mondo. Ho fatto cose meravigliose per cui ringrazio la mia vita».
Arisa in pillole
Tre domande hanno dato ad Arisa lo spunto per raccontare se stessa il pillole.
«Come uso la mia musica? Per esorcizzare i momenti difficili della mia vita attraverso le canzoni o per raccontare i ricordi».
«Di cosa posso fare a meno? Posso fare a meno di tutto tranne che di me».
«Cosa penso della voce? Potrei innamorarmi di un uomo solo per la sua voce».
Con una battuta Arisa ha concluso la conferenza stampa: «Perché non canto in inglese? Perché penso che al lingua italiana sia espressione delle nostre tradizioni e della nostra cultura. E poi sono di Pignola: non posso fare la cantante nera. Non je la posso fa’».