Si chiama ClubHouse ed è il social network del momento. Lo dicono i dati di Google, dal momento che la parola risulta tra le più cercate ed è anche uno degli hashtag più popolari. La novità che contraddistingue quest’ultima new entry rispetto agli altri social, è il fatto che non si interagisce mediante immagini ma tramite la sola interazione vocale.
È proprio sulla parola veicolata dalla voce che ha deciso di puntare il social network ClubHouse, l’ultimo gioiello di casa Silicon Valley. Nell’ultimo anno, oltre a far parlare migliaia di utenti, ha fatto molto parlare di sé. La startup Alpha Exploration guidata da Rohan Seth e Paul Davison ha fondato l’app nel marzo del 2020.
Nelle scorse settimane ha raggiunto il traguardo dei due milioni di iscritti e colleziona, giorno dopo giorno, crescenti richieste di iscrizione grazie all’attenzione mediatica che sta attirando. Il nuovo social del momento, è basato esclusivamente su conversazioni audio. Si può, quindi, definire una sorta di radio social in cui si discute a voce all’interno di stanze virtuali tematiche.
ClubHouse: il nuovo social network fondato sull’interazione vocale in tempo reale tra gli utenti
Clubhouse si contraddistingue dai social network più noti, che elevano l’immagine a somma forma espressiva. Questo perché si fonda sull’interazione vocale in tempo reale tra gli utenti all’interno delle cosiddette “Room“. Si tratta di stanze virtuali create da amministratori/moderatori noti come “creator” al cui interno avvengono le conversazioni vocali tra gli iscritti. Suddivise in aree tematiche, queste si trasfigurano in un agglomerato di canali di approfondimento. L’utente, li intercetta e può selezionare le macro sezioni di suo interesse). Il risultato, è che assume vagamente le sembianze di un palinsesto radiofonico interattivo. Clubhouse è come una chat di gruppo su Whatsapp, all’interno della quale sono presenti utenti che non si conoscono e dove si possono mandare solo note audio.
Gli Stati Uniti hanno pianificato il lancio, mentre in Italia è esploso spontaneamente
Per quanto l’Europa sia stata travolta dall’approdo di Clubhouse, in verità buona parte dell’iniziale successo di questa app è merito di un attento lancio negli Stati Uniti da parte dei fondatori. “Clubhouse” ha invitato col contagocce alcune delle personalità più note del mondo del digitale e soprattutto dello spettacolo statunitense (tra i primissimi Oprah Winfrey, Drake, Kevin Hart, Chris Rock). Così facendo, ha ammantato questo social di un’aura di esclusività che ha contribuito ad alimentare un chiacchiericcio incessante e misterioso. Nel nostro Paese, invece, le cose sono andate diversamente. «L’Italia non ha programmato il lancio e i guru della comunicazione sono arrivati dopo». Questo, quanto dichiarato da Ana Maria Fella, professionista del mondo digitale e fondatrice della community Clubhouse Italia. «Negli Stati Uniti è stato senz’altro pianificato, scegliendo persone ben precise, da noi è esploso spontaneamente».
Questa applicazione è ancora in fase beta, disponibile solo per iOs. Per iscriversi, è necessario riceve un invito o porsi in lista d’attesa, aspettando di entrare tramite qualcuno che è già all’interno.