Gli accessori Valentino Garavani Rockstud celebrano il decimo anniversario. La loro storia è iniziata infatti con la collezione FW2010/11. Da allora, la «Stud» incarna un segno riconoscibile della Valentino contemporanea.
Ultima interpretazione del Direttore Creativo Pierpaolo Piccioli è Roman Stud, un’evoluzione dell’iconica borchia Valentino audace ma sofisticata, ampliata in una versione macro che diventa dettaglio anche della tracolla, caratterizzando così il nuovo modello Valentino Garavani Roman Stud top handle bag SS21.
Valentino Garavani Roman Stud SS21
Presentata per la prima volta durante la sfilata SS21 “Valentino Collezione Milano”, il nuovo modello Roman Stud è l’ultima interpretazione del Direttore Creativo Pierpaolo Piccioli. Un’evoluzione dell’iconica borchia Valentino audace ma sofisticata, ampliata in una versione macro che diventa dettaglio anche della tracolla, caratterizzando così il nuovo modello Valentino Garavani Roman Stud top handle bag.
Fa parte del progetto di ri-significazione dei segni e dei codici di Valentino intrapreso da Piccioli. La collezione ha sfilato a Milano, in uno spazio industriale dove ancora risuonano le attività umane svoltesi al suo interno. In una fabbrica che è stata riempita di fiori, prende forma e sfumature una visione possibile di romanticismo, interpretato da donne e uomini veri, di diversa estrazione e provenienza.
La Roman Stud SS21 alla sfilata “Valentino Collezione Milano”
Photo: courtesy of Valentino Garavani©
La ri-significazione di Pierpaolo Piccioli
Cambiano i retroscena e le interpretazioni, ma i codici rimangono gli stessi e vengono letti con occhio sperimentale, destrutturato e materico.
Il romanticismo è prima di tutto uno sguardo sulle cose e sulla vita, non un insieme di regole. La visione individuale di Pierpaolo Piccioli tocca lo spirito individuale delle persone che veste, e il risultato è un suggerimento di ciò che Valentino può essere ora, seguendo un’altra prospettiva. È una riflessione sui valori che compongono un’identità in continua evoluzione, non l’estetica che la solidifica.
Una collezione egualitaria che oscilla tra gli estremi ed è alimentata dalla volontà di purificare. Le linee sono fluide, extra lunghe o extra corte. Nella collezione, il linguaggio del craft e quello della Couture si mescolano e fondono. Anche gli accessori subiscono un processo di ri-significazione: le Rockstud sono aumentate in una versione macro, fiori sbocciano sui sandali, gli stivali hanno una presenza decisa, le borse sono materiche e tattili. La collezione è un insieme di moduli che possono essere adattati individualmente.
Frammentandosi in un moltiplicarsi di vedute, l’identità Valentino trova la sua unità inclusiva e viva.