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David Bowie, 5 anni senza il Duca Bianco: la musica (e i film) che ci ha lasciato

David Bowie, 5 anni senza il Duca Bianco
Cinque anni fa moriva a New York David Bowie, il Duca Bianco. Malato da tempo, si è spento pochi giorni dopo aver compiuto 69 anni.

Descrivere David Bowie e la sua influenza sul mondo dell’arte, non solo musicale, è un’impresa ardua. Dotato di un carisma straordinario, artista geniale e poliedrico, sperimentatore, camaleontico e fonte di ispirazione per molti altri artisti. David Bowie è stato unico non solo come musicista dallo stile ricco di contaminazioni, tra il rock, il brit pop, la new wave, il soul, la dance. È stato anche un performer unico, capace di unire la musica a varie arti come il teatro, i fumetti, il mimo, la fantascienza e il cabaret. 

David Bowie, 5 anni senza il Duca Bianco

Nato a Brixton (Londra) l’8 gennaio 1947 come David Robert Jones, a 20 anni cambia il suo cognome in Bowie per non essere scambiato per David Jones, il cantante della band pop-rock degli anni ‘60 The Monkees. 

Nel 1964 incide un primo disco con un piccolo gruppo R&B. Il primo album da solista è David Bowie del 1967. La popolarità arriva due anni dopo con Space Oddity, un mix di glam rock e fantascienza arrangiato in chiave vagamente psichedelica. Seguono The Man who sold The World nel 1970,  Hunky dory nel 1971, e il meraviglioso The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars nel 1972. Quest’ultimo ha venduto oltre 7,5 milioni di copie e contiene perle come Starman, Ziggy Stardust, Suffragette City e Rock ‘n’ Roll Suicide. Nel 2006 il Time lo ha incluso tra i migliori 100 album di tutti i tempi.

David Bowie, 5 anni senza il Duca Bianco

Nel gennaio del 2010 la copertina di Ziggy Stardust è stata scelta dalla Royal Mail britannica per il set di francobolli “Classic Album Cover”.

Dopo Aladdin sane e l’album di cover Pin-ups, entrambi del 1973, nel maggio 1974 esce Diamond dogs. L’album, ispirato al romanzo 1984 di George Orwell, contiene brani memorabili come Rebel rebel e segna il primo cambiamento di David Bowie.

Nel 1975 incide Young Americans, che segna un’altra tappa importante nell’evoluzione musicale dell’artista. Nell’album abbandona quasi del tutto il rock in favore di sonorità più funky e soul dando vita ad una sorta di “R&B bianco”.

David Bowie, 5 anni senza il Duca Bianco

Nel 1977 esce Low,  il primo album della cosiddetta “trilogia berlinese” composta insieme a Brian Eno da, per l’appunto, Low, Heroes e Lodger. Con questi tre album, David Bowie si  lascia alle spalle le trasgressioni del glam rock e si reinventa, ritrovando nell’arte lo sfogo ai suoi tormenti.

Gli anni ’80 e la svolta dance

Heroes segna la svolta di Bowie verso la musica dance, che prosegue poi con Let’s dance, successo mondiale del 1983 in cui spiccano tra le altre le tracce Modern Love e China Girl. Nel 1984 esce Tonight, che include una collaborazione con Tina Turner ed una cover di God Only Knows dei Beach Boys.

La crisi creativa e il matrimonio con Iman

Né questo album né il successivo Never Let Me Down hanno il successo sperato. «Non sapevo più cosa stessi facendo; inebriato dal successo avevo perso il mio naturale entusiasmo per le cose. Credevo di non avere più niente da dire e pensavo solo a guadagnare il più possibile; temevo di essere vicino alla fine», ha raccontato in un’intervista.

Nel 1992, dopo il divorzio dalla prima moglie Mary Angela Barnett dalla quale nel 1971 ha avuto il figlio Duncan, David Bowie sposa a Firenze l’ex modella somala Iman Mohamed Abdulmajid. Da Iman nel 2000 ha avuto la figlia Alexandria Zahra “Lexie”.

Dopo il matrimonio, nel 1993 esce Black Tie White Noise, il primo disco degli anni Novanta a cui ne seguono altri 3: 1.Outside,  Earthling e Hours. I primi due non hanno un grande successo commerciale, mentre Hours segna per David Bowie un ritorno alla canzone nel suo stile più classico.

Il nuovo millennio si apre con Heathen, considerato il ritorno di Bowie nel mercato americano, che ottiene un buon successo di pubblico e di critica. Segue Reality nel 2003, e poi una pausa lunga 10 anni, prima del penultimo album pubblicato da David Bowie: The Next Day, del 2012. Black Star esce nel giorno del sessantanovesimo compleanno di Bowie, ossia l’8 gennaio 2016, due giorni prima della sua morte, ed è considerato il suo testamento artistico e spirituale.

David Bowie, 5 anni senza il Duca Bianco

David Bowie al cinema, diretto anche da Scorsese e Veronesi

Il Duca Bianco ha interpretato numerosi film. Il primo, nel 1976, L’uomo che cadde sulla Terra. Ha partecipato anche a Tutto in una notte di John Landis (1985), e ad Absolute Beginners con Shade e Patsy Kensit nel 1986. Nello stesso anno appare anche nel film fantastico Labyrinth – Dove tutto è possibile, al fianco di una giovane, ma già bellissima, Jennifer Connelly, all’epoca 16enne. Il film è una nuova collaborazione tra George Lucas e Jim Henson, famosi rispettivamente per Star Wars e The Muppets. Oltre a recitare nei panni di Jareth, il Re dei Goblin, Bowie interpreta diverse canzoni nel film, tra cui Magic Dance e As The World Falls Down.

David Bowie, 5 anni senza il Duca Bianco
David Bowie in Absolute Beginners

È stato Ponzio Pilato ne L’ultima tentazione di Cristo di Martin Scorsese. Nel 1998 è stato diretto da Giovanni Veronesi ne Il mio West, con Leonardo Pieraccioni ed Harvey Keitel. Ha interpretato sé stesso in Zoolander di Ben Stiller (2001), ed è stato è Nikola Tesla nel film di Christopher Nolan The Prestige con Hugh Jackman, Christian Bale, Michael Caine e Scarlett Johansson.

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