Neverland, la faraonica dimora del re del pop scomparso nel 2009, è stata venduta al miliardario Ron Burkle per 22 milioni di dollari.
A 11 anni dalla scomparsa di Michael Jackson, avvenuta nel giugno del 2009, la mitica proprietà Neverland è stata venduta. L’acquirente è Ron Burkle, una volta socio del cantautore e ballerino, e co-fondatore di una società di investimenti.
Neverland, proiezione del mondo interiore di Michal Jackson
Neverland Valley Ranch (conosciuto anche come Sycamore Valley Ranch) è una proprietà privata di circa 1.100 ettari situata nella contea di Santa Barbara, in California. Michael Jackson l’aveva acquistata nel 1988 trasformandone una parte in un parco a tema per ricevere gli invitati e i bambini malati.
Il re de pop ne era rimasto affascinato quando nel 1983 fu ospite di Bone nel Ranch per qualche giorno assieme all’amico e collega Paul McCartney, col quale nelle vicinanze stava girando il videoclip della canzone “Say Say Say”, duetto tra Jackson & McCartney. Jackson, che da tempo stava cercando un po’ di indipendenza dalla numerosa famiglia, seppe dal proprietario che il ranch era in vendita e decise pertanto di acquistarlo.
Jackson trasformò Neverland in un enorme luna park
Dopo una contrattazione durata anni, nel 1988 finalmente Jackson acquistò la proprietà da Bone per una cifra stimata di circa 19,5 milioni di dollari e vi si trasferì lo stesso anno. L’artista volle un’ulteriore ristrutturazione, che comprendeva l’aggiunta di una pista per i go-kart, un cinema-teatro, una sala giochi, un parco giochi (con una ruota panoramica e svariate giostre) e uno zoo personale.
Jackson cambiò il nome del ranch da “Sycamore” a “Neverland” che è il nome originale inglese de L’Isola che non c’è, il luogo immaginario delle avventure di Peter Pan, il suo personaggio preferito a cui dichiarò in varie interviste di ispirarsi.
A Neverland fu celebrato l’ottavo matrimonio dell’amica Liz Taylor
Inizialmente Michael Jackson invitava a Neverland solo gli amici più stretti e i familiari, tanto che i media ne parlavano come di un luogo quasi immaginario. Nel 1991 Michael Jackson aprì le porte del ranch alla sua carissima amica Elizabeth Taylor, in procinto di convolare a nozze per l’ottava volta. I matrimonio fu celebrato a Neverland, che da quel momento entrò nell’immaginario collettivo. I media non furono invitati all’evento, tranne la rivista People che si aggiudicò l’esclusiva sulle foto ufficiali. Gli altri giornali cercarono lo stesso in tutti i modi di filmare il matrimonio usando elicotteri che volavano sulla proprietà e mostrandone così le prime immagini al mondo.
Nel febbraio del 1993 poi Michael Jackson aprì il suo ranch alle telecamere per la prima volta, durante una famosa intervista con Oprah Winfrey. Venne trasmessa in diretta in varie parti del mondo raggiungendo la cifra record di oltre 100 milioni di telespettatori in tutto il mondo e diventando l’intervista più seguita nella storia della televisione.
Sempre nel 1993, Jackson fece entrare a Neverland anche alla rivista LIFE, che gli dedicherà la copertina.
Nel settembre dello stesso anno, Jackson volle aggiungere al ranch anche una propria stazione ferroviaria, con tanto di treno a vapore, che venne inaugurata nel gennaio 1994 e diventò da lì in poi il simbolo più conosciuto di Neverland.
I processi per abusi e la fuga da Neverland
Neverland fu al centro delle accuse di abusi rivolte a Michale Jackson da due ragazzi nel 1993 e nel 2003. I giovani raccontarono che passavano spesso molto tempo a Neverland. Le accuse del 1993 sono state risolte senza ricorrere al tribunale. Infatti, prima di un eventuale processo, la famiglia dell’accusatore fece richiesta di una somma di denaro per ritirare le accuse. Quelle del 2003 invece hanno dato origine ad un processo in cui Jackson è stato dichiarato non colpevole per tutti i 10 capi d’accusa. Neverland fu pertanto perquisita per ben due volte: nel novembre 2003 e, nuovamente, nel dicembre 2004.
Jackson abitò a Neverland fino al 2005. Il lungo ed estenuante processo giudiziario che si concluse quell’anno infatti causò a Michael Jackson un grande stress. Il periodo di inattività inoltre gli aveva fatto accumulare ingenti debiti, abbastanza da non poter più mantenere le enormi spese della grande tenuta. Inoltre, a causa delle due perquisizioni, l’artista dichiarò di non sentirsi più “a casa”.
Neverland dopo la morte di Michael Jackson
Jackson abbandonò definitivamente Neverland nella seconda metà del 2005 per trasferirsi prima in Bahrein, poi a Las Vegas e infine di nuovo a Los Angeles.
Per alcuni anni il ranch rimase disabitato e in stato di abbandono. Nel 2008, fu venduto per la cifra di 35 milioni di dollari a una compagnia di alberghi, la Colony Capital. Jackson deteneva delle quote della compagnia, e rimase così co-proprietario per una certa percentuale, fino alla sua morte nel 2009.
Nel 2015 la Colony Capital aveva provato a vendere Neverland per l’astronomica cifra di 100 milioni di dollari. Negli anni, la proprietà ha subito svariati livellamenti di prezzo: l’ultimo prezzo ufficiale, risalente al 2019, era stato fissato a 31 milioni. Ora, con la vendita a Ron Burkle, a Neverland si chiude definitivamente un capitolo.