L’attrice 48enne, in un’intervista rilasciata alla stazione radiofonica Sirius XM, ha annunciato la decisione di dire addio al cinema: «Mi sono disinnamorata della recitazione».
Gwyneth Paltrow, che si è aggiudicata un Oscar e un Golden Globe come miglior attrice per “Shakespeare in Love”, ha dichiarato nel corso dell’intervista: «Credo che quando sei al centro dell’obiettivo, quando hai 26 anni e sei una persona trascinata dalle scadenze che francamente non ama tanto la recitazione mi sono sentita come, “Ora chi devo essere? Cosa sono? Dove sono diretta?”».
Gwyneth Paltrow: addio al cinema
Gwyneth Paltrow ha spiegato anche che parte del fascino del suo lavoro è scomparso a causa del giudizio pubblico a cui si è costantemente sottoposti. Ha aggiunto di aver perso il senso della direzione dopo aver vinto l’Oscar nel 1999 per “Shakespeare in Love”, e dover lavorare con una persona come Harvey Weinstein, il produttore accusato di violenze e molestie sessuali da parte di numerose attrici, non l’ha certo aiutata. La Paltrow nel 2017 ha accusato Weinstein per fatti che risalivano a quando era ancora un’attrice ai primi passi. Ha poi rivelato che anche che il suo fidanzato di allora, Brad Pitt, aveva minacciato di conseguenze il produttore, poi coinvolto dal movimento #MeToo e caduto in disgrazia.
Gli ultimi film della Paltrow sono “Mortdecai” del 2015, “Spider-Man: Homecoming” del 2017 e i due “Avengers”, Infinity War e Endgame (2018 e 2019), dove ha interpretato Pepper Potts.
Dopo il divorzio da Chris Martin, ha sposato un produttore
Nel 2003 Gwyneth Paltrow ha sposato Chris Martin, leader dei Coldplay, dal quale ha avuto due figli: Apple nata nel 2004 e Moses nato nel 2006.
La coppia divorziato nel 2015. Nel 2018 l’attrice ha sposato il produttore Brad Falchuk, regista della celebre serie antologica American Horror Story, conosciuto nel 2010 sul set della serie TV Glee.