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40 anni fa l’omicidio di John Lennon, uno degli artisti più influenti del Novecento

John Lennon, 40 anni fa l'omicidio di uno degli artisti più straordinari del Novecento
La sera di lunedì 8 dicembre 1980 John Lennon veniva colpito da 4 proiettili sparatigli con una calibro 38 da Mark Chapman. Finiva così, a soli 40 anni compiuti due mesi prima, la vita di uno degli artisti più staordinari e influenti del Novecento. Cantautore, musicista, polistumentista, co-fondatore insieme a Paul McCartney dei Beatles.

La sera dell’8 dicembre 1980 John Lennon e Yoko Ono stavano tornando da uno studio di registrazione al residence Dakota di New York. Erano circa le 22:50, e Lennon aveva deciso di salire per dare la buonanotte al figlio Sean, prima di andare a cena. Ad aspettarlo, nell’ombra, c’era Mark Chapman con un revolver calibro 38 in pugno. Sceso dalla limousine, dopo pochi passi John Lennon fu raggiunto da 5 colpi in rapida successione.

Nel pomeriggio Chapman aveva ottenuto un autografo da John Lennon

Il pomeriggio dell’8 dicembre, uscendo dall’appartamento al Dakota per recarsi negli studi di registrazione, John Lennon e Yoko Ono furono avvicinati da un gruppo di fan in cerca di autografi. Una consuetudine, anche perchè soltanto 3 settimane prima, il 17 novembre 1980, John Lennon aveva pubblicato il suo ultimo disco, Double Fantasy. Tra i fan c’era anche Chapman. Un venticinquenne che faceva la guardia giurata ad Honolulu (Hawaii) e che oltre ad aver avuto vari problemi di tossicodipendenze, era stato ricoverato in una struttura per malati di mente. In silenzio, Chapman prese una copia di Double Fantasy e la porse a Lennon per l’autografo. «Is this all you want?» («È questo tutto quello che vuoi?«), chiese Lennon. Chapman sorrise ed annuì. Paul Goresh, un fotografo che si trovava lì, immortalò la scena scattando una foto di Lennon mentre autografa l’album a Chapman che lo osserva sorridente.

John Lennon, 40 anni fa l'omicidio di uno degli artisti più straordinari del Novecento

5 colpi sparati con una calibro 38

Chapman dunque era rimasto in attesa di John Lennon da metà mattinata, e aspettò il suo ritorno nei pressi del residence. Il custode del residence, testimone dell’omicidio, racconta che quando Lennon rincasando vide Chapman vicino al portone del residence, lo guardò perché lo aveva riconosciuto. John Lennon non fece in tempo a pensare ad altro. Chapman sparò 5 colpi. Il primo andò a vuoto, due colpirono Lennon sul lato sinistro della schiena, e gli altri due gli perforano la spalla sinistra, trapassando l’aorta. Le sue ultime parole prima di perdere conoscenza furono «I’m shot, I’m shot».

Mentre i presenti chiamavano i soccorsi e la polizia, Chapman rimase lì imbambolato. Non provò nemmeno ad allontanarsi o a fuggire. Gettò via la pistola, si tolse il cappotto per dimostrare che non aveva altre armi addosso. E quando i poliziotti gli chiesero «Do you know what you’ve just done?» (“Sai che cosa hai appena fatto?”) rispose con assoluta calma: «Yes, I just shot John Lennon».

Mark Chapman venne condannato ad una pena da un minimo di 20 anni al massimo dell’ergastolo. A partire dal 2000, scontato il termine minimo della pena, si è visto rifiutare la richiesta di scarcerazione sulla parola per ben undici volte.

La reazioni alla morte di John Lennon

John Lennon, trasportato in ospedale, fu dichiarato morto alle 23:15. Yoko Ono, sotto shock, chiese di non diffondere ai media la notizia della morte di Lennon fino a quando non avesse informato lei stessa il loro figlioletto di cinque anni Sean, che si trovava a casa. Le spoglie di Lennon furono cremate, non fu celebrato alcun funerale. Il 14 dicembre 1980, rispondendo all’appello di Yoko Ono, milioni di persone in tutto il mondo rimasero 10 minuti in silenzio.

John Lennon, 40 anni fa l'omicidio di uno degli artisti più straordinari del Novecento

Dopo l’assassinio di John Lennon, Double Fantasy balzò al primo posto in classifica, sia negli Stati Uniti sia nel Regno Unito. Gran parte dei suoi dischi precedenti tornarono in classifica Give Peace a Chance, Happy Xmas (War Is Over), Imagine. 

Negli anni successivi sono stati dedicati a John Lennon numerosi tributi da parte di registi, scrittori e altri grandi artisti come David Bowie, Bob Dylan, Elton John, i Queen e Paul Simon.

La dinamica dell’agguato avvicina John Lennon a personalità politiche come John F. Kennedy

Altre rockstar come Brian Jones, Jimi Hendrix, Jim Morrison, Elvis Presley, Freddie Mercury, Kurt Cobain, Amy Whitehouse, Prince hanno conosciuto morti premature, misteriose o drammatiche. Ma, come racconta Ezio Guaitamacchi in «Amore, Morte e Rock ‘n’ Roll» (Hoepli), si trattava di suicidi o incidenti. L’uso di un’arma da fuoco, la dinamica dell’agguato e la figura dell’attentatore hanno avvicinato la vicenda di John Lennon a quella di personalità politiche o religiose, vittime di attentati: John Fitzgerald e Robert Kennedy, Papa Giovanni Paolo II e Ronald Reagan.

John Lennon, 40 anni fa l'omicidio di uno degli artisti più straordinari del Novecento

Nel capitolo “Psycho Killer”, dedicato ai sei più noti omicidi nella storia della musica rock, Ezio racconta i retroscena della dolorosa vicenda che ha messo fine alla gloriosa vita di John Lennon cercando di capire come sia stato possibile che il fan David Chapman abbia ucciso il leggendario cantautore, ma soprattutto su come Yoko Ono abbia reagito alla morte così violenta dell’uomo che amava«Come può un fan uccidere il proprio idolo? – chiede Ezio Guaitamacchi– e come può continuare a vivere chi, standone al fianco, vede stramazzare l’uomo che amava colpito da cinque colpi di pistola sparati a bruciapelo?»

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