Chiara Ferragni e Fedez sono tra i premiati con l’Ambrogino d’Oro 2020. Tra le motivazioni che hanno determinato l’assegnazione, l’impegno civile e solidale tenuto nel corso dell’emergenza sanitaria.
Chiara Ferragni e il marito Fedez elegantissimi, vestiti entrambi di nero, emozionati. Lei in abito premaman ma sui tacchi, lui con una frangetta grigio perla, i Ferragnez sono stati l’unica nota di mondanità nella cerimonia di consegna dell’Ambrogino d’Oro 2020.
L’Ambrogino d’Oro a Fedez e Chiara Ferragni
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha conferito la Medaglia d’Oro a Fedez e Chiara Ferragni durante la cerimonia di conferimento delle Benemerenze civiche a Palazzo Marino. «Nella prima fase dell’emergenza sanitaria hanno messo la loro notorietà al servizio della lotta al Covid-19 per provare a lenire le ferite della loro città. Con altruismo unito a senso pratico hanno lanciato la raccolta fondi per l’ampliamento in tempi record del reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele. A questo si aggiunge l’impegno come volontari dell’iniziativa “Milano aiuta”, preparando la spesa e pedalando per consegnare cibo alle famiglie in difficoltà hanno mostrato quanto sia importante anche con gesti semplici porgere la mano ai più fragili nel segno di un autentico spirito ambrosiano». Questi i motivi per cui i Ferragnez hanno ricevuto l’Ambrogino d’Oro nella Sala Alessi del palazzo comunale milanese.
Il commento della coppia
A fine cerimonia, Fedez ha così commentato l’Ambrogino d’Oro: «Una bella celebrazione di tanti personaggi che hanno dimostrato senso civico in questo momento». Chiara Ferragni ha aggiunto: «Siamo molto onorati e speriamo di fare sempre di più per la città di Milano e per l’Italia in generale».
Nella sua breve introduzione, il sindaco Beppe Sala ha rivolto «un pensiero a chi non c’è più: è stato un anno difficile, ci saranno delle medaglie alla memoria dedicate a chi ha lottato, ma dobbiamo, anche per rispetto a chi non c’è più, pensare alla Milano che lasceremo ai nostri figli, alla nostra capacità di trasformarci».
Ambrogino d’Oro 2020, gli altri premiati
Sono molti i personaggi e le associazioni che hanno ricevuto l’Ambrogino d’Oro, oltre a Fedez e a Chiara Ferragni. La prima medaglia d’oro è quella alla memoria degli operatori sanitari caduti nel lavoro per Covid 19, i tanti che “hanno combattuto contro un nemico invisibile, imprevedibile, sconosciuto. Lo hanno affrontato con coraggio e abnegazione, mettendo a rischio se stessi per salvare gli altri e cadendo vittime di quello stesso male”. A ritirare la medaglia Carlo Rossi e Pasqualino D’Aloia, presidenti rispettivamente dell’Ordine dei Medici e dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Milano. Un premio alla memoria per il dottor Alberto Pollini, medico anestesista padre di sei figli, morto di Covid-19 a soli 56 anni. La vedova Alessandra Pagani ha ritirato il premio.
Alla memoria anche l’Ambrogino d’Oro per Giuseppe Allegri, tassista del San Paolo che faceva la spola dal suo ospedale alle case dei malati, e per Mauro Resmini 57 anni, anche lui tassista, ex pugile, “vittime a un mese a distanza uno dall’altro di un male contro cui avevano deciso di lottare restando al lavoro anche nei mesi dell’emergenza”.
Premiato anche il cantautore Fabio Concato
Premiato con l’Ambrogino d’Oro anche il cantautore Fabio Concato, per aver composto nel 2020 “L’Umarell”, una canzone in dialetto milanese dedicata a quanti “hanno fatto il loro dovere” in questi mesi difficili.
Oltre a coloro che si sono distinti nella lotta al Covid-19, premiati con l’Ambrogino d’Oro anche altri settori della vita di Milano. Fra le altre associazioni, sono state scelte UrbanFile, “voce della città sulle trasformazioni e i progetti della Milano che cambia”. L’associazione Amici del Loggione della Scala. Premiata suor Monia Alfieri, grande sostenitrice delle scuole paritarie; il giovane navigatore Ambrogio Beccaria che ha dedicato la medaglia alla nonna; Cosima Buccolieri, direttrice del carcere minorile del Beccaria, fino al presidente dell’associazione “Papà separati”, Emanuele Ernesto. Anche Sergio Escobar, direttore del Piccolo Teatro, fra i premiati “per avere assicurato la funzione pubblica del teatro che è la sola in grado di costituire la forma più autentica di cittadinanza”. In omaggio alla storia di Milano, insignite dell’Ambrogino d’Oro due donne: Loredana Bulgarelli, milanese deportata ad Auschwitz, e la partigiana Antonietta Romano Bramo.