Il 17 novembre esce “Una terra promessa”, il libro dove Barack Obama racconta gli anni del suo doppio mandato da presidente degli Stati Uniti. In Italia il volume è edito da Garzanti. Non è semplicemente un resoconto degli otto anni trascorsi alla Casa Bianca: si tratta di un libro intimo e introspettivo.
Il libro “Una terra promessa” (A promise land) di Barack Obama uscirà in tutto il mondo domani, 17 novembre 2020. In questo libro attesissimo, Barack Obama racconta in prima persona la propria incredibile odissea, da giovane alla ricerca di un’identità a leader del mondo libero. Obama descrive con sorprendente ricchezza di particolari la propria educazione politica e i momenti più significativi del primo mandato della sua storica presidenza. Un periodo di profonde trasformazioni e sconvolgimenti.
“Una terra promessa”, il libro di Barack Obama
L’ex presidente ha scritto su Twitter: «Non ci sono parole per descrivere la sensazione che si prova quando si finisce di scrivere un libro e sono orgoglioso di questo. In “Una terra promessa”, cerco di fornire un resoconto onesto della mia presidenza, delle forze con cui siamo alle prese come nazione e di come possiamo sanare le nostre divisioni e far funzionare la democrazia per tutti».
“Una terra promessa” è un viaggio appassionante, dalle iniziali aspirazioni politiche fino alla memorabile notte del 4 novembre 2008, quando Obama è stato eletto 44° presidente degli Stati Uniti, diventando il primo afroamericano a ricoprire la più alta carica della nazione. Riflettendo sulla presidenza, Obama propone una acuta e inedita esplorazione delle grandi possibilità ma anche dei limiti del potere, e apre nuovi scorci sulle dinamiche del conflitto politico americano e della diplomazia internazionale.
Un viaggio dentro gli otto anni del suo mandato da Presidente USA
“Una terra promessa” conduce i lettori fin dentro lo Studio ovale e la Sala operativa della Casa Bianca. E poi a Mosca, Il Cairo, Pechino, e oltre. Obama rivela cosa pensava mentre nominava i suoi ministri, fronteggiava la crisi finanziaria globale, si confrontava con Vladimir Putin. Mentre superava difficoltà all’apparenza insormontabili per ottenere l’approvazione della riforma sanitaria. O ancora, mentre si scontrava con i generali sulla strategia militare in Afghanistan, intraprendeva la riforma di Wall Street, rispondeva al disastro ambientale della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, e autorizzava l’operazione Neptune’s Spear, che ha portato alla morte di Osama bin Laden. “Una terra promessa” è un libro straordinariamente intimo e introspettivo.
Un libro scritto soprattutto per i giovani
«Più che per chiunque altro, ho scritto il mio libro per i giovani, come invito a rifare ancora una volta il mondo e per realizzare, attraverso il duro lavoro, la determinazione e una grande dose di immaginazione, un’America che finalmente si allinei con tutto ciò che è meglio di noi», ha scritto ancora Barack Obama su Twitter.
In “Una terra promessa”, Obama rivela le difficoltà di far convivere il ruolo di candidato nero alla presidenza. Il peso delle aspettative di un’intera generazione mobilitata da messaggi di «speranza e cambiamento», e la necessità di essere moralmente all’altezza delle decisioni cruciali da prendere.
Descrive apertamente le forze che si sono opposte a lui negli Stati Uniti e nel mondo; spiega come la vita alla Casa Bianca abbia condizionato la moglie e le figlie; non esita a rivelare dubbi e delusioni. Eppure non smette mai di credere che, all’interno del grande e ininterrotto esperimento americano, il progresso è sempre possibile. Con grande efficacia ed eleganza di stile, questo libro sottolinea la strenua convinzione di Barack Obama che la democrazia non è un dono ricevuto dall’alto. Si fonda sull’empatia e sulla comprensione reciproca, ed è un bene da costruire insieme, giorno dopo giorno.