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Cuoio di Toscana lancia un decalogo green per la sostenibilità

Cuoio di Toscana, il decalogo per la sostenibilità
Il decalogo green del Consorzio impegna tutta la filiera italiana del cuoio verso le soluzioni  rigenerative naturali e verso la circolarità per un modello no-sprechi. 

Un decalogo di dieci punti. Una dichiarazione, quella di Cuoio di Toscana, che ha come obiettivo quello di fissare gli standard qualitativi ed etici del Consorzio, assumendosi il ruolo di garante sia verso le griffe internazionali che utilizzano le sue produzioni, sia nei confronti del consumatore finale. 

Cuoio di Toscana, l’eccellenza del cuoio da suola

Cuoio di Toscana è il leader assoluto nella produzione di cuoio da suola ed ha come partner le principali griffe internazionali. Per la sua natura di eccellenza, è stato scelto per la realizzazione di alcuni pezzi esclusivi: un capospalla e due accessori, che Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno inserito nella straordinaria collezione maschile di Alta Sartoria. Comparirà anche sulla copertina di un libro, edito in edizione limitata, dedicato proprio agli artigiani di Firenze.

Cuoio di Toscana, il decalogo per la sostenibilità
Dolce&Gabbana Alta Sartoria, borsa e scarpe realizzate in collaborazione con Cuoio di Toscana

Sustanaibility Statement, il decalogo di Cuoio di Toscana

Cuoio di Toscana è anche un esempio concreto di economia circolare e di rispetto dell’ambiente.
“La sostenibilità non è un racconto, ma un impegno. Il Consorzio Cuoio di Toscana è da sempre 
impegnato a garantire il rispetto dell’ambiente. L’industria del cuoio da suola conciato al vegetale è sostenibile a partire dal suo DNA. Un esempio virtuoso di economia circolare e un’arte antica immutata nei secoli” dichiara Antonio Quirici Presidente del Consorzio.

“Sustanaibility Statementufficializza e definisce le best practice di sostenibilità delle aziende consorziate, ricordando in primis che il cuoio è una risorsa 100% naturale, rinnovabile e di recupero. Infatti, le 7 aziende associate al Consorzio, trasformano uno scarto dell’industria alimentare altrimenti destinato allo smaltimento, in un materiale di qualità, eccellenza simbolo di alto artigianato Made in Italy. 

Cuoio di Toscana, il decalogo per la sostenibilità
Antonio Quirici, presidente Consorzio Cuoio di Toscana

Animal welfare e sostenibilità

Nessun animale viene ucciso al solo scopo di utilizzarne la pelle. Animal welfare e tracciabilità sono infatti le priorità di Cuoio di Toscana, che tra i prerequisiti indispensabili impone che il pellame provenga da allevamenti non intensivi e metodi di macellazione cruelty free.

Il trattamento di concia al vegetale

Riguardo al processo di concia al vegetale, il “Sustanaibility Statement” sottolinea l’importanza e la valenza qualitativa della slow production attraverso un processo radicato nei secoli. Tale processo di basa sull’utilizzo di materiali organici. Tra questi i tannini, estratti dalle piante di castagno, mimosa e quebracho. Tali materiali garantiscono una lavorazione esente da metalli, a tutela della salute dei consumatori e della qualità delle creazioni e dell’ambiente. Grazie a questo trattamento, il pellame è duttile, più resistente e garantisce ai prodotti maggiore sicurezza anche quando entrano a contatto con la pelle dei consumatori. 

Gli scarti di lavorazione recuperati e riutilizzati

Un modello circolare quello della conceria italiana, che prevede il recupero degli scarti organici prodotti dalle prime fasi di lavorazione, fondamentale poiché sottrae al ciclo dei rifiuti, materia organica ricca di proteine e amminoacidi che possono ancora essere utilizzate nell’industria alimentare, farmaceutica e nutraceutica. I fertilizzanti naturali e i biostimolanti elaborati dagli scarti conciari contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale derivante dalle coltivazioni. Da un lato infatti riducono l’uso di agro-farmaci e fertilizzanti chimici, dall’altro rendono più fertile il terreno e la qualità del raccolto. Anche sul piano dell’edilizia, gli scarti provenienti dalla lavorazione del cuoio tornano utili con la funzione di additivi e ritardanti e ancora come riempitivi nelle costruzioni e per i fondi stradali.

Cuoio di Toscana, il decalogo per la sostenibilità

Attenzione all’acqua e agli sprechi

Sempre in ambito di riutilizzo delle risorse, le acque di scarico che derivano dal processo industriale, vengono convogliate a depuratori centralizzati. Da qui poi vengono opportunamente depurate. Inoltre le concerie hanno implementato con continuità azioni di energy saving, allo scopo di eliminare gli sprechi e ridurre i consumi. Le fonti energetiche per il loro fabbisogno termico sono rappresentate da gas naturale e altri combustibili fossili, mentre l’utilizzo di energia rinnovabile è in costante aumento.

Etica sociale e tutela dei lavoratori

Non solo prodotto: il Sustainability Statement di Cuoio di Toscana pone l’accento sul rapporto tra sostenibilità, ricerca, nuove tecnologie e human factor. Tutte le aziende del Consorzio sono inoltre chiamate ad impegnarsi a sostenere valori di etica sociale, nonché il rispetto dei diritti e la tutela dei loro lavoratori. 

In tema di tracciabilità, le sette realtà conciarie hanno investito nella creazione di un kit di tracciabilità destinato a clienti e partner. Si tratta di una pellicola protettiva brandizzata Cuoio di Toscana da applicare sul loro prodotto e del Consorzio. Un elemento atto ad autenticare l’alta qualità della materia prima e a salvaguardare il cuoio nelle fasi finali della lavorazione. 

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