Non si fermano gli omaggi al grande attore Gigi Proietti, scomparso questa mattina proprio nel giorno del suo 80mo compleanno. Anche Pierfrancesco Favino ha voluto ricordarlo, scrivendo per lui una poesia in dialetto romanesco.
L’ondata di commozione per la morte di Gigi Proietti continua inarrestabile. Da questa mattina, quando la famiglia ha comunicato la notizia della scomparsa dell’attore, regista e drammaturgo, messaggi, ricordi, attestati di affetto sono arrivati da tutte le personalità del mondo della cultura, della politica e dello spettacolo. Pierfrancesco Favino, romano come Proietti, ha scritto per una bellissima poesia in dialetto per ricordare l’attore.
Pierfrancesco Favino, la poesia per Gigi Proietti
La poesia dolce amara di Pierfrancesco Favino, pubblicata sui suoi social, ha ottenuto migliaia di like e condivisioni. L’attore quasi rimprovera il Maestro Proietti, per essersene andato “tutto de botto”, all’improvviso. Ed esprime il rimpianto, che è quello di molti colleghi che hanno conosciuto Proietti, di non aver avuto modo di salutarlo, di congedarsi in qualche modo da lui, prima della sua partenza. E di ringraziarlo, per tutto quello che il grande attore scomparso ha regalato a tutti noi. In poche righe, Pierfrancesco Favino sintetizza magistralmente l’arte di Proietti: “Te se guardava Gi’, te se guardava e basta, come se guarda er cielo, senza vole’ risposta”.
Ecco i versi di Pierfrancesco Favino per Gigi Proietti: