Nell’ultima edizione di White Milano sono state presentate tantissime novità che anticipano la moda che verrà, con un focus sulla moda sostenibile, protagonista del Salone con lo special guest Yekaterina Ivankova.
Una moda che cambia e che si orienta sempre più verso la sostenibilità, quella proposta per l’Estate 2021. Un panorama tutto da ridisegnare, che se da un lato ha segnato l’ascesa di un abbigliamento funzionale, collezioni minimal, shapes e materiali in grado di garantire il comfort quotidiano, dall’altro lascia spazio per l’evasione e la ricerca del nostro aspetto più spirituale, con una proposta di capi che evocano idee di viaggi lontani per chi non rinuncia ad uno spirito nomade. Lontano dall’essere un mero trend, la moda sostenibile si riconferma tra i topics centrali di White. Dalla tracciabilità ai materiali bio, dal riuso alla circolarità alla responsabilità sociale, gli argomenti per riflettere (e fare innovazione) sono molti.
L’upcycling di Yekaterina Ivankova
Selezionata dal White come Special Designer Yekaterina Ivankova è una designer nata in Kazakistan che si formata in Italia. Ha lanciato il suo brand di upcyling fondato sul concetto di “riutilizzo”: un mix tra tecniche di confezione moderne, sartoria italiana e riferimenti al vintage.
Regenesi: dai materiali di scarto borse e gioielli
Regenesi è tra i pionieri della moda sostenibile. Dal 2008 prende materiali post consumo e dà loro nuova vita trasformandoli in oggetti di design dalle linee minimali. Borse e gioielli per lei e lui, ma anche accessori per la casa e l’ufficio: ogni pezzo ha l’ambizione e la pretesa di cambiare il mondo, e in effetti è così.
Re-flag, le borse realizzate da bottiglie di plastica
Sono i buyer e gli insider che possono, attraverso le loro scelte, cambiare la percezione del lusso. Icona di questo nuovo modo di concepire la moda, la borsa Re-Flag nasce dal riciclo e dalla rigenerazione delle bottiglie di plastica.
I jeans di Blue of a Kind
Blue of a Kind, è un label recente, nato nel 2016 ha rivoluzionato il modo di fare i jeans: con il progetto “revolution of existing” li produce partendo solo da capi riciclati, e rifinendoli poi con particolari di alta qualità. Altro bell’esempio di moda sostenibile.
Fanfulla Bags, borse che nascono da materiali di scarto
Ridare nuova linfa creativa a dei capi o materiali già in circolazione: questa la filosofia di moda sostenibile di Fanfulla Bags. Tracolle, zainetti, shopping, persino valigie patchwork dove ogni pezzo di tessuto ha una storia (precedente) da raccontare.
Il Made in Italy e l’artigianalità eco sostenibili
Creato nel 2010 da Francesco Lorenzi, De Siena Shoes combina nelle esotiche calzature, filati di rafia naturale e lavorazioni handmade a ritmo lento.
A partire dal tessuto greggio al punto di finitura, per Pierre Louis Mascia ogni passaggio testimonia abilità tecniche e cura dei dettagli, guidati da una grande passione per un prodotto fatto a mano rigorosamente made in Italy.
Roberto Collina si distingue per la selezione di materiali di pregio e l’impiego di fibre nobili, dal mohair al cashmere, dall’alpaca all’angora, dal cammello ai merinos super light, dalla seta all’ice cotton. Una moda sostenibile che rispetta le origini artigianali del brand.
Nel segno del buon umore Red Sox Appeal è la linea di calze moda del gruppo Rede pensata e prodotta in Italia, che punta su colore e cotone biologico. La scelta dei materiali è per la sostenibilità uno dei fattori chiave.
Dal cashmere rigenerato alle sneaker con tomaie intercambiabili
A proposito di materiali per la moda sostenibile, Gilberto Calzolari ne utilizza di ogni tipo: di scarto, rigenerati, certificati, di laboratorio. Più sono anticonvenzionali, più danno una nota poetica ai suoi abiti. Ma per trovare idee di valore non serve andare lontano, il primo step per risparmiare acqua, energia e materie prime è azzerare gli sprechi delle produzioni già in essere.
Come fa il brand di maglieria Miakyu, nato nel 2017 recuperando gli scarti del cashmere italiano. A White non manca l’attenzione ai processi: quelli chimici, si sa, sono tra i più impattati.
Le colorazioni atossiche certificate fanno dei calzini di Antidoto 45 un accessorio importante che si indossa con piacere; il marchio 100% made in Italy rilancia il colore facendo sì tesoro delle tecniche manifatturiere dello storico Calzificio Bonadei (nato nel 1945) ma riaggiornandole con l’impiego di tecnologie.
Made in Italy e un secolo di storia per i capelli creati da Catarzi 1910, La maestria artigianale incontra ricerca e design all’avanguardia per creare cappelli prestigiosi, ma funzionali.
La modularità è protagonista con ACBC, multipremiata start up di Edoardo Iannuzzi e Giò Giacobbe conosciuta per la sua iconica sneaker con tomaia intercambiabile. Una zip permette di “smontare” la suola, che per un cambio look a impatto ridotto si può abbinare fino a 10 diverse tomaie differenti.
Flavia La Rocca, un’antesignana della moda sostenibile
Conferma la sua partecipazione Flavia La Rocca, con all’attivo più di 10 collezioni, e diversi premi, da sempre è orientata alla moda sostenibile, pioniera di una nuova lettura del fare abbigliamento: modulare, responsabile, trasparente. Meno impegno di acqua, energia, materie prime. Meno impatto sul pianeta. Ciclo di vita del prodotto più lungo. Prodotto eticamente in Italia.
La moda sostenibile ed etica di Made For A Woman
Infine, nel brand Made For A Woman di Eileen Akbaraly – meravigliose borse intrecciate a mano – le migliori pratiche incontrano i migliori propositi. Succede tutto in Madagascar, dove tra rafia prodotta a km zero e pigmenti naturali, tante donne con un presente vulnerabile possono aspirare a un futuro migliore, per sé e per la loro prole, grazie a programmi educativi e di empowerment.