Sono iniziate il 28 agosto a Trieste le riprese del nuovo film di Gabriele Salvatores, Comedians. Si tratta di una trasposizione cinematografica di una commedia degli anni ’70 di Trevor Griffiths. Nel cast Ale e Franz, Natalino Balasso e Christian De Sica.
Comedians è un testo teatrale scritto alla fine degli anni ’70 dal drammaturgo britannico Trevor Griffiths, giudicato dalla critica come una delle piéce più riuscite del teatro inglese contemporaneo. L’opera è stata rappresentata in tutto il mondo: la prima americana venne allestita a Broadway per la regia di Mike Nichols. Nella stagione 1985-1986 Gabriele Salvatores la portò in scena a teatro, con Paolo Rossi, Claudio Bisio e Silvio Orlando.
L’incoraggiamento di Griffiths: «Go ahead»
«Molti anni fa – racconta Salvatores – misi in scena Comedians per il Teatro dell’Elfo di Milano. Lo spettacolo, interpretato da giovani attori, che in seguito sono diventati molto famosi, venne replicato per tre anni di seguito e Griffiths ne fu molto contento. Quando recentemente gli ho proposto di adattare il testo per lo schermo con grande entusiasmo mi ha risposto “Go ahead with all speed. You’ll do it well”».
Il cast di Comedians
Nel cast del film troveremo Ale e Franz, Natalino Balasso, Demetra Bellina, Marco Bonadei, Elena Callegari, Aram Kian, Walter Leonardi, Riccardo Maranzana, Giulio Pranno, Vincenzo Zampa. Il film, prodotto da Indiana Production e Rai Cinema in collaborazione con Friuli Venezia Giulia Film Commission, vedrà anche la partecipazione straordinaria di Christian De Sica.
Ha esordito a teatro, poi l’Oscar con Mediterraneo
Gabriele Salvatores, 70 anni compiuti lo scorso 30 luglio, ha esordito negli anni Settanta come regista di teatro d’avanguardia. Nel 1989 poi è passato al cinema, dirigendo film straordinari come Marrakech Express e Turné, con un gruppo di attori suoi amici tra i quali Diego Abatantuono e Fabrizio Bentivoglio.
Nel 1991 la consacrazione mondiale con Mediterraneo, premiato con un Oscar come miglior film straniero, tre David di Donatello e un Nastro d’argento. Successivamente Salvatores dirige Puerto Escondido, Sud e Nirvana, che chiude gli anni ’90.
Nei primi anni Duemila gira Denti, Amnèsia e nel 2003 Io non ho paura, tratto dal romanzo di Nicolò Ammaniti, che gli fa conquistare una nuova nomination all’Oscar e il Globo d’Oro. Nel 2005 dirige Quo vadis baby?, dal quale viene tratta una miniserie, e Come Dio comanda, ancora una volta da un libro di Ammaniti.
Nel 2010 dirige Happy Family e tre anni dopo Educazione Siberiana. Il regista nel 2014 ha realizzato prima il documentario Italy in a day, ispirato al lavoro di Ridley Scott su La vita in un giorno, poi il film Il ragazzo invisibile, che ha segnato la sua sesta collaborazione con Fabrizio Bentivoglio. Con questo film ha vinto un European Film Award.
L’anno scorso ha diretto Tutto il mio folle amore, con Claudio Santamaria, Valeria Golino e Diego Abatantuono. Il film è liberamente ispirato al romanzo Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas. Racconta la storia vera di Andrea e Franco Antonello, padre e figlio autistico che hanno fatto un lungo viaggio in moto in sud America.
Durante il lockdown, Salvatores ha iniziato a lavorare al documentario Viaggio in Italia, un progetto collettivo per raccontare i mesi della pandemia con la voce degli italiani, al quale tutti sono stati chiamati a contribuire attraverso le loro testimonianze.