Moda e ambiente: questi due termini sono sempre di più accostati e non solo dal punto di vista teorico. Tanto si sta facendo dal punto di vista pratico, per apportare cambiamenti nel settore e rendere l’intero sistema più attento alle buone pratiche della sostenibilità.
Proprio di pochi giorni fa è la notizia della certificazione SI Rating ottenuta da Salvatore Ferragamo. La maison fiorentina è la prima azienda in Italia del settore fashion ad averla ottenuta: ne testimonia l’attenzione alla sostenibilità ambientale, l’aderenza ad alti standard produttivi sicuri, la sicurezza dei luoghi di lavoro, le elevate performance nelle emissioni di gas serra. Proprio la sostenibilità ambientale è l’argomento affrontato dagli Individuals, un gruppo formato dagli studenti dell’AMFI di Amsterdam (Amsterdam Fashion Institute). Hanno realizzato il documentario The Build Up, una mostra e una collezione (Landing 27).
The Build Up
The Build Up è il documentario che mette a nudo le debolezze e le carenze delle attuali catene di produzione della moda. Gli studenti della scuola di moda dell’AMFI lo hanno realizzato durante il lockdown, lavorando da casa, chiedendosi quale sarebbe stato l’impatto della pandemia sul mercato della moda locale e come fare per “approfittare” di questo momento storico per invertire la rotta e cambiare (migliorandole) le cose.
Ad aiutarli, diversi professionisti del settore, tra cui anche Adidas.
Landing 27
Landing 27 è una collezione realizzata dal gruppo in collaborazione con la PME Legend, storico e popolare brand olandese specializzato in denim. Dopo una consulenza durata 5 mesi, insieme hanno messo a punto una strategia per avvicinare il pubblico più giovane al tema dell’impegno sociale ed ecologico.
Il risultato finale sono stati una sfilata e una mostra, con lo scopo dimostrare che creare in maniera al 100% sostenibile è possibile. Come? Riciclando i materiali e seguendo un modello circolare di produzione.
Nello specifico, gli studenti si sono affidati a rivestimenti in bioplastica e coloranti naturali, a tessuti in esubero recuperati dalle collezioni precedenti, senza alcun ausilio di macchine. Tutti i capi sono stati cuciti a mano e sono stati letteralmente trasformati, in alcuni casi: uno zaino è diventato una giacca a vento, una giacca è diventata un gilet e così via.
La collezione è composta da tre parti: i Blank Canvas Style, una sorta di tela bianca su cui tutti possono lavorare e disegnare, gli Iconic Looks, che sono stati spediti in tutto il mondo e i Digital Iconic Looks, realizzati virtualmente utilizzando il tool CLO3D.