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Maradona contro Paolo Sorrentino per il film Netflix: «Uso dell’immagine non autorizzata»

maradona sorrentino
Diego Armando Maradona contro Paolo Sorrentino e Netflix: l’ex campione ha annunciato di voler denunciare il regista premio Oscar e il colosso dello streaming per l’uso senza permesso di un marchio registrato.

Sorrentino, oltre ad essere un grande tifoso del Napoli, nutre da sempre una vera e propria venerazione nei confronti dell’ex numero 10 argentino. Un sentimento, a quanto pare, non corrisposto. Nei giorni scorsi, infatti, Paolo Sorrentino ha annunciato che dirigerà un film per Netflix, dal titolo È stata la mano di Dio. Con questo nome viene chiamata la rete segnata di mano, quindi irregolarmente, ma validata dall’arbitro, da Diego Armando Maradona nei quarti di finale del Mondiale 1986, il 22 giugno 1986. Il soprannome si deve allo stesso Maradona, che per giustificarsi, diede la responsabilità del gol alla “Mano di Dio“.

Ma Maradona, invece di sentirsi onorato del fatto che quel suo gesto passato alla storia del calcio sia stato preso come spunto dal regista, minaccia di adire le vie legali contro Sorrentino.

maradona Sorrentino
La rete segnata di mano da Diego Armando Maradona nei quarti di finale del Mondiale 1986, il 22 giugno 1986.

Maradona minaccia azioni legali

El Pibe de Oro, appresa la notizia del nuovo film di Sorrentino, ha annunciato una battaglia legale nei confronti del regista, reo di aver usato come titotolo una sua frase, senza autorizzazione.

La notizia è stata comunicata da Matias Morla, avvocato di Maradona, via Twitter: l’ex numero 10 starebbe valutando l’opportunità di un’azione legale nei confronti di Paolo Sorrentino e di Netflix, che avrebbero usato quel titolo senza chiedere l’autorizzazione di Maradona. L’illecito che si configura, secondo dall’avvocato Morla, è l’uso non autorizzato di un marchio registrato.

L’ammirazione di Sorrentino per Maradona

Paolo Sorrentino nel 2018 ha rivelato in un’intervista ad Aldo Cazzullo del Corriere della Sera che a Diego Armando Maradona deve la vita: «A me Maradona ha salvato la vita. Da due anni chiedevo a mio padre di poter seguire il Napoli in trasferta, anziché passare il week end in montagna, nella casetta di famiglia a Roccaraso; ma mi rispondeva sempre che ero troppo piccolo. Quella volta finalmente mi aveva dato il permesso di partire: Empoli-Napoli. Citofonò il portiere. Pensavo mi avvisasse che era arrivato il mio amico a prendermi. Invece mi avvertì che era successo un incidente. Papà e mamma erano morti nel sonno. Per colpa di una stufa. Avvelenati dal monossido di carbonio».

Durante la cerimonia di premiazione agli Oscar per La Grande Bellezza, Sorrentino stringendo la statuetta tra le mani ha citato nel discorso di  ringraziamento, tra gli altri,  proprio Diego Armando Maradona.

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La mano di Dio segna il ritorno di Sorrentino nella sua città

“Sono emozionato all’idea di tornare a girare a Napoli, vent’anni esatti dopo il mio primo film – ha dichiarato Paolo Sorrentino.  È stata la mano di Dio è, per la prima volta nella mia carriera, un film intimo e personale, un romanzo di formazione allegro e doloroso. Sono felice di condividere questa avventura col produttore Lorenzo Mieli, la sua The Apartment e Netflix. La sintonia con Teresa Moneo, David Kosse e Scott Stuber – di Netflix, sul significato di questo film, è stata immediata e folgorante. Mi hanno fatto sentire a casa, una condizione ideale, perché questo film, per me, significa esattamente questo: tornare a casa”.

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