Il re cashmere Brunello Cucinelli, fondatore dell’omonima azienda e conosciuto per la sua visione filantropica dell’imprenditoria, ha deciso di donare “all’umanità” i capi di abbigliamento rimasti invenduti per l’emergenza Covid-19.
È da sempre attento a mantenere il giusto equilibrio tra profitto e difesa ambientale, dignità morale ed economica. Per questa sua visione, Brunello Cucinelli è considerato un modello di imprenditore illuminato e filantropo.
Nel 2018 Brunello Cucinelli ha creato, sui 100 ettari che circondano il cuore della sua azienda a Solomeo (PG), il Borgo dello Spirito. È un piccolo villaggio, dove la produzione segue i ritmi umani e naturali, dando spazio all’arte, alla filosofia e alla spiritualità. Nel villaggio c’è un Foro delle Arti, un Teatro e la Scuola dei Mestieri, per tramandare l’alto artigianato.
L’azienda di Brunello Cucinelli, fondata 42 anni fa, è specializzata in cashmere e abbigliamento di altissima qualità ed annovera tra i suoi clienti Jude Law, Leonardo DiCaprio e Daniel Craig. Nel 2018 l’imprenditore occupava il 33º posto della lista delle persone più ricche d’Italia secondo Forbes, con un patrimonio di 1,5 miliardi di euro.
Brunello Cucinelli for Humanity
Ora Brunello Cucinelli ha annunciato di voler donare “all’umanità” i capi di abbigliamento che a causa dell’interruzione temporanea delle vendite per l’emergenza Covid si trovano ancora nelle boutique di tutto il mondo.
La merce invenduta ha un valore di produzione di 30 milioni di euro, ha annunciato l’azienda. Che spiega di avere considerato «una sorta di “amabile risorsa” per l’umanità” questi capi. Tutti riporteranno una etichetta indelebile con la scritta “Brunello Cucinelli for Humanity”».
«Il mio gesto come segno augurale per un tempo nuovo»
«Questo progetto che noi tutti definiamo “intenso” mi sembra che in qualche maniera elevi la dignità dell’uomo e renda onore a tutti coloro che hanno lavorato nella realizzazione di tali capi». Questo il commento di Brunello Cucinelli.
«Camminerà di pari passo – ha aggiunto – con l’altro, partito ormai diversi anni fa, che consiste nel riparare, recuperare e riutilizzare tutti i nostri prodotti. Tutto ciò va a completare il più grande progetto di ‘umana sostenibilità’ nel quale da sempre abbiamo creduto e che ci piace riepilogare in: “clima ed emissioni, cura della terra e degli animali e cura della persona umana”. Sarebbe per me un vero piacere se questo gesto simbolico fosse accettato come segno augurale verso un nuovo e duraturo tempo nuovo».