Da mercoledì 15 luglio la boutique di Gucci in Via Borgognona, a due passi da Piazza di Spagna, abbasserà le serrande per sempre. Il motivo è la crisi generata dal lockdown.
Dal prossimo 15 luglio la storica boutique di Gucci in via Borgognona, nel cuore delle vie dello shopping di lusso capitolino, tirerà giù le saracinesche per sempre.
Il luxury brand fa parte della Gucci Group, divisione della società francese Kering, con sede anche a Pechino. Proprio in questi giorni la holding ha annunciato la chiusura della storica sede romana. La causa è l’emergenza Covid-19 e la crisi economica generata dal lockdown. Niente più turisti per le vie di Roma: i gruppi di giapponesi, russi, arabi che fino a pochi mesi fa passeggiavano per le strade attorno a piazza di Spagna con le mani piene di sacchetti griffati, sono ormai un ricordo. Gli italiani hanno ripreso e muoversi e ad uscire, ma la crisi morde e i primi beni a risentirne sono quelli di lusso.
Il sindacato Cobas nazionale si è subito attivato perché nessun lavoratore della boutique Gucci in Via Borgognona perda il proprio impiego o venga trasferito in un’altra città.
«Una laconica comunicazione della dirigenza ci ha informato che il 15 luglio la boutique di via Borgognona abbasserà le serrande per sempre – ha dichiarato Francesco Iacovone del Cobas nazionale. «Una notizia che fa fibrillare i lavoratori di tutto il distretto di Roma».
«La nostra preoccupazione è proprio legata all’occupazione. Nella comunicazione l’azienda ha sostenuto che al momento nessuno perderà il posto di lavoro, anche perché c’è il blocco dei licenziamenti, poi si vedrà», ha proseguito Iacovone.
«Bene, noi non siamo disposti a vedere proprio nulla», ha concluso Francesco Iacovone, «ma lotteremo fin da subito per mantenere il pieno perimetro occupazionale e non permettere trasferimenti che deteriorerebbero le condizioni familiari».