UNIQLO presenta i capi super-traspiranti della linea DRY-EX. Lo fa con un’installazione nello store di Milano realizzata in collaborazione con SopaDesignStudio e ECOPIXEL. Con la linea DRY-EX, UNIQLO attiva un processo industriale che consente di produrre capi di abbigliamento a partire dalle bottiglie di plastica riciclate.
Tutti desiderano la sostenibilità. Tutti desiderano riciclare i materiali. Ma non è facile mettere in opera questi principi su scala industriale. UNIQLO c’è riuscita realizzando DRY-EX, grazie alla preziosa cooperazione con Toray Industries.
La bellezza della plastica è allo stesso tempo il suo punto debole, ovvero la sua grande durata nel tempo, il suo essere votata al futuro. UNIQLO accetta la voglia della plastica di durare, e la asseconda incanalandola in cicli di riutilizzo sostenibile.
DRY-EX è il nome di una tecnologia che consente al tessuto di assorbire il sudore dal corpo e di espellerlo velocemente all’esterno. La traspirabilità eccellente migliora ulteriormente grazie ad una particolare struttura della maglia sviluppata dai laboratori UNIQLO. I tessuti DRY-EX possiedono infatti una notevole morbidezza e delle particolari proprietà anti-microbiche e anti-odore. Il risultato è un capo perfetto per mantenere la pelle fresca e pulita, ideale altresì per l’attività fisica.
Non è un caso che la linea DRY-EX sia stata scelta da grandi atleti come Roger Federer, Kei Nishikori, Gordon Reid, Shingo Kunieda.
Dalla stagione primavera-estate 2020 UNIQLO introduce nella produzione DRY-EX il poliestere ottenuto dal riciclaggio delle bottiglie in PET. Il processo prevede una fase di raccolta delle bottiglie seguita da macinatura, lavaggio e produzione di chips in poliestere riciclato, da cui si ottiene il filato.