Il Bloomsday che cade il 16 giugno è il giorno in cui si celebra la figura di James Joyce, perché è il giorno in cui si svolge l’opera con cui è noto in tutto il mondo: Ulisse. Lo scrittore irlandese cominciò a scrivere il suo capolavoro in Italia, per la precisione a Trieste, città che per questo motivo tiene moltissimo al Bloomsday.
Per ricordare il produttivo soggiorno in città di Joyce, Trieste è solita organizzare diversi eventi e manifestazioni, nel Bloomsday.
Quest’anno non è stato possibile svolgere la giornata come di consueto, come nelle precedenti edizioni, vista l’emergenza sanitaria, ma si è optato per una giornata fitta di appuntamenti, da mattina a sera. Il tutto si può seguire in diretta streaming sui canali web e social del Joyce Museum e sul canale Youtube del Comune di Trieste.
Niente pubblico fisico per il festival, dunque, che sta ugualmente avendo una notevole risonanza e partecipazione sui social.
Un diverso #Bloomsday, un nuovo Bloomsday, evviva il Bloomsday! ☘️
116 anni fa Stephen Dedalus, Leopold e Molly Bloom iniziavano la propria giornata a Dublino. Seguitela con la nuova traduzione di Mario Biondi! https://t.co/a3WLmFrsMD#Bloomsday2020@CasaLettori @SalaLettura pic.twitter.com/RNgHd9UyVo— La nave di Teseo (@lanavediteseoed) June 16, 2020
La festa di James Joyce
Il direttore artistico del Bloomsday Riccardo Cepach ha puntato a una formula social, per questa edizione dell’evento, che non manca di avere un riferimento all’attualità. Il capitolo 14 dell’Ulisse, infatti, si intitola I buoi del sole ed è ambientato in un ospedale. Benché si tratti di un reparto di maternità, si è scelto comunque di “dedicare” a quel capitolo la manifestazione e di dargli molto spazio, con letture e approfondimenti.
Reviewers saw Ulysses not just as obscene but as “literary Bolshevism” and “completely anarchic”. #Bloomsday https://t.co/2ys3PKk1vv
— BBC Culture (@BBC_Culture) June 16, 2020
Il programma prevede, tra i vari appuntamenti, un collegamento alle 15.30 con Marion Byrne e l’artista triestina Paola Pisani a Saint-Gérand-les-Puy, il paesino francese dove Joyce ha trascorso l’ultimo anno di vita. Spazio anche al Bloomsday di Dublino, con un collegamento alle ore 17.00 con la direttrice Darina Gallagher.
E ancora la presentazione di due libri: alle 15.00 Joyce, Proust e i tartufi (Babbomorto 2020) di Andrea Pagani e alle 16.00 Divagazioni gastronomiche sull’Ulisse di Joyce – Le mandrie del Sole (Luoghi, 2020) di Martina Tommasi. A chiudere il programma, alle 18.30, il live Ritratto di Ulisse con Andrea Carloni, docente di Letteratura che sul suo canale Youtube si occupa di “rielaborare” e spiegare il romanzo di Joyce.