Ogni anno il 21 giugno, per celebrare il solstizio d’Estate, si svolge la Festa della Musica. Sono tanti gli artisti italiani, da Vasco Rossi a Jovanotti, da Emma Marrrone a Malika Ayane, che rivolgono un appello al governo via social. Rivendicano la stessa dignità e gli stessi diritti degli altri lavoratori.
Tra i tanti decreti che hanno interessato quasi tutti i settori dell’economia italiana, il Governo non ha finora preso in considerazione il settore degli eventi dal vivo. Nessuna delle istanze presentate dagli artisti per la ripartenza è stata presa in considerazione. I concerti sono stati tutti annullati, e lavoratori del settore sono in forte emergenza. Così da ieri un folto gruppo di cantanti e musicisti italiani ha dato il via ad una mobilitazione social: #iolavoroconlamusica. Vasco Rossi, Gianna Nannini, Jovanotti, Laura Pausini, Irene Grandi, Malika Ayane, Diodato, Levante, Max Gazzè, Brunori Sas, Piero Pelù, Enico Nigiotti e molti altri hanno pubblicato sui social un loro selfie.
L’iniziativa social ha coinvolto anche addetti ai lavori del settore, meno noti dei cantanti ma molto più numerosi. Tra le mani stringono un foglio con scritto nome e cognome, professione, e l’hashtag #iolavoroconlamusica.
Chiedono sostegno ai Ministri. “Nessuno degli emendamenti al dl Rilancio che riguardano la Musica è stato segnalato per la discussione in Parlamento. Le istanze del nostro settore devono essere discusse e inserite per la conversione del Decreto. Chiediamo a gran voce che d’ora in avanti il Governo tenga conto delle reali esigenze di un settore che produce Cultura, contribuisce all’economia del paese e conta centinaia di migliaia di lavoratori che hanno diritto alla stessa dignità degli altri”.
Questo messaggio con il quale i musicisti hanno chiesto al Parlamento di prendere in esame gli emendamenti del settore musica nel decreto Rilancio “ad oggi ignorati”. Perché la festa della musica, il 21 giugno, non diventi una Festa #senzamusica.