«Essere madre o padre è il più grande atto di coraggio che si possa fare. Significa esporsi al dolore dell’incertezza di stare agendo correttamente e della paura di perdere qualcuno tanto amato. Perdere? Come? Non è nostro. È stato solo un grande e meraviglioso prestito. I figli sono nostri solo quando non possono prendersi cura di se stessi. Poi appartengono alla vita. Dio benedica sempre i nostri figli: a noi ci ha benedetto già con loro».
Così Josè Saramago in Definizione di un figlio spiega la genitorialità. E ne parla come di una benedizione, un miracolo non immune a dolore e paura. Perché una madre e un padre sanno che fa parte del loro ruolo lasciare i propri figli percorrere le loro strade, lasciarli andare ad un certo punto. L’amore non ha a che fare mai col possesso, neppure in questo caso. E infatti i genitori non possiedono le vite dei loro figli, ma ne sono componente essenziale e indelebile. E l’amore non ha necessariamente a che fare neppure con la biologia, come ci insegnano i genitori adottivi. Anche se siamo abituati a festeggiare le mamme nel mese di maggio e i papà il 19 marzo, il primo giorno di giugno ricorre la Giornata mondiale dei Genitori, che li omaggia entrambi.
Genitori: il mestiere più difficile al mondoTanto si discute di famiglia e genitori.
La famiglia è quella fondata sul matrimonio o quella fondata sull’amore? Un genitore è chi ti dona il patrimonio genetico o chi è con te nel tuo percorso di vita? Sono dibattiti aperti su cui la società moderna, veloce nei suoi cambiamenti, tanto si interroga. Una mamma adottiva “vale” tanto quanto una biologica? Un padre è quello che ti paga gli studi o quello che ti da il bacio della buonanotte? Due mamme vanno bene tanto quanto una mamma e un papà, nel crescere un bambino?
Ma trovare definizioni univoche, visioni comuni che possano andar bene per tutti, è difficile. Ogni definizione inevitabilmente risente di condizionamenti politici, sociali, religiosi o derivanti dal proprio vissuto. Ma mettendo da parte ogni barriera e ogni confine, su una cosa non c’è dubbio: al centro di una vera e sana relazione tra genitori e figli c’è l’amore. E questo va oltre le culture, le nazionalità, il credo religioso o la fede politica.
Giornata Mondiale dei Genitori
Istituita nel 2012 dall’Assemblea delle Nazioni Uniti, lo scopo della Giornata Mondiale dei Genitori è ricordare che loro sono i primi autentici educatori dei bambini. La festa pone l’accento sull’importanza di queste figure nell’educazione dei figli, nella costruzione della loro identità di persone. Si tratta di una responsabilità enorme, perché significa influenzarne la loro crescita in qualità di individui, di cittadini del mondo.
In questo, l’ambiente familiare ha un ruolo decisivo: prepara l’inserimento in una società più ampia, in una sfera di relazioni diverse e variegate. Proprio per questo è un lavoro difficile. E non esiste insegnante capace di spiegarlo una volta per tutte e per tutti.