Donne simbolo di seduzione, certo, ma c’è molto altro. Per questo Milo Manara, da anni attento osservatore ed estimatore della bellezza femminile, ha deciso di celebrarne altre virtù, emerse forte e chiare in questa situazione di emergenza sanitaria. Da eroine, tante lavoratrici nelle rispettive professioni si sono battute con determinazione, per rendersi utili nell’emergenza.
Per questo nel suo nuovo libro, Lockdown Heroes, trovano spazio medici, infermiere, cassiere, addette alle pulizie, sarte che hanno cucito mascherine. Insomma, c’è spazio per le operatrici sanitarie e non solo. Le protagoniste sono tutte coloro che si sono esposte, che hanno messo a repentaglio le loro vite, per dare il proprio contributo al Paese. Non va dimenticato che in Italia i medici uccisi dal virus sono circa 160, gli infermieri 40 e 15 i farmacisti. I ricavi della vendita del portfolio aiuteranno gli ospedali di Milano, Napoli e Padova.
Milo Manara celebra le lavoratrici-eroine del lockdown
Alle lavoratrici-eroine del lockdown è dedicato il portfolio di 25 illustrazioni intitolato Lockdown heroes, tutte racchiuse in una cartelletta inserita a sua volta in un astuccio. In aggiunta, anche un testo scritto da Vincenzo Mollica e un’intervista a Milo Manara a cura di Tito Faraci.
Il progetto è una collaborazione tra l’artista e il Comicon ed ha scopo benefico: raccogliere fondi per l’Ospedale Luigi Sacco di Milano, il Policlinico Universitario di Padova e l’Ospedale Domenico Cotugno di Napoli. Lockdown Heroes arriverà in libreria il 30 luglio, ma è già pre-ordinabile su diverse piattaforme online. Tutte le copie acquistate in pre-order verranno autografate da Manara.
Celebrare le donne lavoratrici significa celebrare il loro spirito eroico che altro non è se non amore per il proprio lavoro e il prossimo. Significa ribadire quanto la vita sia più forte della morte, quanto ci sia bisogno di positività, collaborazione in un momento così delicato, dove la paura e l’angoscia non devono prendere il sopravvento. Milo Manara lo ha definito: «Un omaggio per ringraziarle, sperando che ci ricorderemo di loro, quando tutto sarà finito».