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Silvia Mazzieri: «La sincerità è il valore più importante, nella vita come nel mestiere di attrice»

Dopo il successo della serie campione d’ascolti “Doc – nelle tue mani” la giovane attrice Silvia Mazzieri è nel cast della serie “Vivi e lascia vivere”, dove interpreta la primogenita di Elena Sofia Ricci.

Silvia Mazzieri ha vissuto una carriera intensa, fatta di esperienze che l’hanno vista farsi strada, pian piano, nel mondo. Dopo il successo di serie come “Provaci ancora prof”, “Braccialetti Rossi”, “Il Paradiso delle signore” e “La strada di casa”, la 27enne toscana conferma il suo talento in modo chiaro e limpido. Lo fa attraverso due ruoli importanti: quello di Alba, nella serie “Doc – nelle tue mani”, dove recita accanto a Luca Argentero, e subito dopo con il ruolo della forte e coraggiosa Giada nell’opera “Vivi e lascia vivere“, diretta da Pappi Corsicato. Silvia riesce, attraverso ogni ruolo che affronta, a mettere le persone in contatto con la verità, con la limpidezza e la potenza dell’essere umano. L’intensità e la trasparenza dei suoi occhi le permettono di scavare nella sua anima, di donarsi e di vivere, giorno dopo giorno, ogni scoperta della vita.

In “Vivi e lascia vivere” interpreti Giada. Cosa ti ha lasciato un personaggio del genere?

Di lei, sin da subito, mi ha colpito la grande determinazione e la grande forza. È una ragazza che, pian piano, costruisce se stessa, conoscendosi fino in fondo e scoprendo delle parti di sé fino ad ora sconosciute. Quello che mi resta addosso è il suo bisogno di ricercare la verità,  e soprattutto di pretenderla dalle persone che le stanno accanto. Anche io, come lei, credo molto in questo valore e cerco la limpidezza in ogni situazione che vivo.

Nella serie “ Doc- Nelle tue mani” hai dato il tuo volto ad Alba Patrizi, una giovane specializzanda sensibile ma anche determinata. Come sei riuscita a interpretare certe emozioni, non facili da esprimere?

Alba è fragile, ma ha dentro di sé un forte coraggio che le permette di farsi spazio nel mondo dell’ospedale. Ha rappresentato una bellissima sfida poter raccontarla. Ho cercato di approcciarmi a lei nel modo più semplice ed umano possibile, pensando alle volte in cui ho vissuto le mie prime esperienze nel mondo del lavoro. È stato bello ricevere il riscontro del pubblico che ha apprezzato la sensibilità di questo personaggio. Mi hanno colpito i messaggi di tante persone che si sono sentite rappresentate da Alba. In molti mi hanno scritto che la nostra serie ha raccontato, con sincerità,  valori come l’empatia e l’umanità, che al giorno d’oggi sono rari. È bello dar voce a personaggi umani, sensibili ed anche fragili.

Due serie di successo negli ultimi mesi ed una carriera intensa, dopo una lunga gavetta. La recitazione in quali occasioni ti espone maggiormente a prove di forza e quando ti fa scoprire le tue fragilità?

Mi piace immaginare questo mestiere come un percorso al quale aggiungo piccoli sassolini per costruire un sentiero tutto mio. È un grande privilegio poter raccontare storie lontane dal mio mondo e incontrare personaggi che possono mettere in gioco la mia persona, permettendomi di crescere e migliorare. Non è facile fare l’attrice. Noi artisti non siamo immuni dalle difficoltà, anzi. Viviamo di attese e di risposte, ogni volta che facciamo un provino. Questo aspetto, ci porta inevitabilmente ad essere più fragili perché nulla è sicuro e certo prima di arrivare ad ottenere un lavoro.

Eppure, le esperienze vissute fino ad ora mi hanno permesso di compiere un’evoluzione umana che è andata di pari passo con i personaggi che ho interpretato fino ad ora. Le attese, le ore di lavoro ed i mesi passati sul set hanno tirato fuori una grande forza che custodivo dentro di me. Sia le gioie che le difficoltà hanno plasmato ancora di più la mia voglia di andare avanti in questo percorso. Sono molto contenta delle cose fatte fino ad ora. Questa lunga gavetta mi ha permesso di costruire una base solida, che non può crollare. Quando hai una base forte, puoi riuscire a costruirci sopra un bell’edificio. Nel momento in cui va tutto bene e ricevo un certo tipo di riscontro, non dimentico mai i periodi più delicati. Mi sono utili per tenere i piedi ben saldi per terra e per compiere le scelte giuste.

Quali sono gli elementi che permettono ad un’attrice di disegnare la propria identità artistica e umana?

È necessaria la trasparenza nei confronti di sé stessi e delle storie che si interpretano. Bisogna avere un approccio sincero e umano in ogni esperienza che si vive durante la propria carriera. Credo che l’umanità ti permetta di affrontare ogni personaggio che racconti, senza inganni e senza barriere. Le persone hanno bisogno di rispecchiarsi nelle storie e nelle persone a cui diamo voce. Quindi trovo fondamentale pormi in maniera più vera possibile. Inoltre credo molto nello studio, nella lettura e nella necessità di scoprire sempre con curiosità ed entusiasmo ogni lavoro da svolgere. Voglio rimanere fedele a me stessa e voglio saper dire di no quando non sento di voler compiere determinate scelte, confrontandomi con le persone che ho accanto e che mi aiutano nel mio percorso.

Cosa ti colpisce delle persone che incontri e sotto quale aspetto riescono a coinvolgerti?

Mi lascio coinvolgere dalla personalità. Mi piacciono le persone intelligenti, che sanno prendermi di testa e che dicono sempre ciò che pensano. Credo in chi si mostra puro, sincero e vero. Osservo gli sguardi di chi ho di fronte e che mi permettono di scoprire quella persona, nella sua profondità.

Come vivi la felicità e che significato dai a questo stato d’animo?

Credo molto di più nella serenità che nella felicità. La felicità è fatta di piccoli momenti e di istanti. La cosa più importante da trovare è la serenità ed il proprio equilibrio. Ancora non riesco a vivere appieno i momenti belli, tendo sempre ad aver paura perché nella vita ho avuto più periodi difficili che belli. Voglio cercare di lavorare su questo aspetto della mia vita e di vivermi tutti quei bei momenti con meno ansia.

Se pensi alla libertà, cosa ti viene in mente?

Immagino di essere seduta su un aereo e di guardare fuori dal finestrino. Eppure, se penso alla libertà, mi vengo in mente tutte le azioni concrete che sento di voler compiere, perché le sento in quel preciso momento. Voglio essere coerente con le mie scelte e con le mie emozioni.

 

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