Per il mondo della danza il momento è difficile: le compagnie sono ferme, gli spettacoli annullati o rimandati, i teatri chiusi. Ricominciare sarà difficile, soprattutto in Italia, dove il settore da tempo denunciava una forte crisi e chiedeva maggiore sostegno e considerazione, in nome dei valori dell’arte e della cultura.
Proprio alla luce di questa situazione così particolare Misty Copeland, Principal dancer dell’American Ballet Theatre, ha lanciato la campagna di raccolta fondi Swans For Relief. L’obiettivo è costituire un fondo per sostenere tutti quei ballerini nel mondo che sono impossibilitati a proseguire la propria attività lavorativa a causa del Coronavirus.
Il nome della campagna riprende l’assolo drammatico e poetico scelto per il video di lancio: La Morte del Cigno. Fu creato da Michael Fokine per la leggendaria Anna Pavlova su musica di Camille Saint-Saëns. A eseguirla nella clip, con grande pathos, c’è il violoncellista americano Wade Davis, che accompagna l’esecuzione delle ballerine coinvolte nel progetto. Qualcuna danza dal salotto di casa, qualcuna addirittura in cucina o in balcone.
I ballerini si esercitano a casa
Il web è piacevolmente invaso di video in cui i ballerini mostrano come la loro routine non sia cambiata anche in tempo di quarantena. Abituati a un rigido allenamento quotidiano e a una ferrea disciplina del corpo, stanno portando avanti tutto questo dai propri salotti di casa, da palestre improvvisate in giardino. Qualcuno ha anche coinvolto i propri figli!
Ovviamente i danzatori non possono esercitarsi a teatro, le compagnie non possono proseguire il calendario degli spettacoli in programma: è tutto fermo. Ma ciò non significa che si cessi di essere danzatori, solo perché lontani dalla scena. Essere un danzatore significa esserlo sempre, la danza è una scelta di vita che prescinde dal sipario.
La danza dei cigni virtuale
Su questa scia si muove l’iniziativa Swans for Relief. A promuoverla, uno dei nomi maggiormente di spicco nel panorama della danza mondiale: Misty Copeland.
La sua campagna di raccolta fondi coinvolge 32 ballerine di 14 Paesi del mondo, riunite in una performance virtuale e corale de La Morte del Cigno. L’obiettivo è costituire un fondo economico a sostegno di tutti quei ballerini che non sono più in grado di lavorare a causa dell’emergenza sanitaria.
Misty Copeland ha spiegato: «Le compagnie di balletto dipendono in gran parte dai ricavi degli spettacoli. Alcune stime indicano che grandi incontri come concerti ed esibizioni in grandi teatri non potranno riprendere per altri 18-24 mesi. La performance dal vivo per noi significa molto. Stare lontano dal palco è difficile. Per noi danzatori esibirci non è solo un mezzo per vivere, ma è anche un modo per sentirci vivi».
Le donazioni raccolte andranno a finanziare i Paesi rappresentati dalle ballerine del video: USA, Australia, Regno Unito, Sud Africa, Norvegia, Russia, Cuba, Francia, Filippine, Canada, Austria, Messico, Danimarca e Cina. Oltre alla Copeland, che apre la clip, sono presenti (tra le altre): Ashley Ellis (Boston Ballet), Maria Khoreva (Mariinsky Theatre), Hannah O’Neill (Paris Opera Ballet), Xu Yan (The National Ballet of China), Tiler Peck (New York City Ballet).