Un nostro lettore, il poeta Fabio Strinati, dopo aver letto il nostro servizio dedicato alla scomparsa del grande fotografo Bob Krieger ci ha scritto per dedicargli una poesia.
Fabio Strinati è nato a San Severino Marche nel 1983. Vive e lavora ad Esanatoglia, un paese dell’entroterra marchigiano della provincia di Macerata. Ha debuttato come poeta nel 2014 con il libro Pensieri nello scrigno. Nelle spighe di grano è il ritmo. Ha pubblicato anche poemetti e aforismi. Sue poesie sono state tradotte in romeno, in bosniaco, in croato, in spagnolo, in albanese, in francese e in inglese. In lingua catalana è stato tradotto da Carles Duarte i Montserrat, mentre in tedesco, dal poeta e saggista Klaus Ebner. È inoltre il direttore della collana poesia per le Edizioni Il Foglio e cura una rubrica poetica dal nome Retroscena sulla rivista trimestrale del Foglio Letterario.
Dopo aver letto il nostro servizio sulla scomparsa del grande fotografo Bob Krieger, che si è spento lo scorso 7 maggio, Fabio Strinati ha contattato la nostra redazione ed ha voluto regalare alle nostre lettori e lettrici una poesia inedita dedicata a Bob Krieger. Considerato uno dei più grandi ritrattisti internazionali, Krieger ha immortalato i volti più noti della politica, dell’industria, dello spettacolo, della cultura, dello sport, della moda. Tra questi, Bill Gates, Marco Tronchetti Provera, Francesco Cossiga, Carlo Azeglio Ciampi. Celebri i suoi ritratti di Giorgio Armani, Gianni Versace, Valentino, Ottavio Missoni e Miuccia Prada. Krieger è stato inoltre il ritrattista ufficiale di Gianni Agnelli negli ultimi 10 anni della sua vita.
«L’ho incontrato a Milano in occasione di una mostra fotografica. Ho di lui un bellissimo ricordo. Era una persona molto sensibile, attenta ai particolari. Un artista molto versatile, amante del gusto: la sua vena artistica era inesauribile», ha raccontato il poeta a Wondernet Magazine.
Di seguito la poesia:
A Bob Krieger
Fiorisce sul tuo volto lo scatto di una vita;
in grembo ai tuoi occhi (interni), non s’interrompe
il cenno… risplende (s’infiamma) l’anima in un ritratto
abile paesaggio; s’avventa l’anima,
lenta in volto e mite, l’alba del nuovo giorno.
Gioisce sul tuo volto l’immenso che non si nasconde;
giorno assetato di pioggia, trionfante, altrove
(nel bosco, nel verde, in un abisso): scendono le stelle
sottratte al cielo, modellate, per un grappolo di foto.