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Fase 2, come cambieranno le regole dei parrucchieri e dei centri estetici

Gestione delle prenotazioni e la capacità di riorganizzarsi e ridistribuire il flusso di clienti lungo fasce più ampie della giornata, o in giorni della settimana meno affollati. Ecco le ipotesi per la riapertura dei parrucchieri e dei centri estetici.

Quella dei saloni di parrucchieri ed estetica è forse una delle riaperture più attese. Dopo due mesi di quarantena, di ritocchi e manicure fatti in casa, di trattamenti fai da te, tante persone non vedono l’ora di tornare ad affidarsi alle mani dei professionisti.

Si parla in modo ufficioso di fine maggio per la ripresa delle attività. Intanto, in attesa di comunicazioni ufficiali, nel settore dei parrucchieri e dei servizi di bellezza ci si muove, ipotizzando gli scenari dopo la pausa obbligata dall’emergenza Coronavirus.

Al di là della data di riapertura, è certo che i saloni dovranno essere messi in sicurezza, così come tutte le altre attività commerciali. Oltre alla sanificazione e ad una pulizia accurata dei locali, all’uso di guanti e mascherine, i parrucchieri pensano ad aggiornamenti sulla digitalizzazione delle prenotazioni.

Pochi clienti alla volta e prenotazione obbligatoria

L’Osservatorio di Uala, sito dedicato al beauty, in un report realizzato pensando al post lockdown, parla di “booking economy”. Nei tempi a venire, saranno ancora vietati assembramenti di persone. Non succederà più di condividere il salone con altre dieci persone in attesa per la piega, il lavaggio dei capelli non avverrà più su una poltroncina fianco a fianco con un altro cliente, e sarà impensabile usufruire di servizi estetici nella stessa cabina. 

In questo nuovo scenario, l’unico modo per assicurarsi un appuntamento sarà la prenotazione, meglio se online. Il 66% dei clienti, si legge nel report diffuso da Uala, dichiara  di aver intensificato l’utilizzo di strumenti digitali durante la quarantena e vorrebbe poter usufruire in futuro di servizi come la prenotazione online del proprio trattamento di bellezza.

Di questi il (19%) sceglierà il proprio salone in base alla sua presenza e prenotabilità online. Ecco allora che controllare l’agenda del parrucchiere da app e prenotare la piega o la manicure da casa, in due click, sarà la base della nuova normalità, così come avviene già per moltissimi altri servizi.

Orari più lunghi e flessibili

Altra idea in cantiere riguarda gli orari, che saranno dilatati e flessibili. Si potrebbe andare dal parrucchiere anche la sera. In una nuova quotidianità in cui saranno indubbiamente meno i clienti serviti ogni ora, sarà imprescindibile uno sforzo da parte dei centri di bellezza nel dilatare gli orari di apertura.

Più della metà degli intervistati (51%) si dice disposto a recarsi in salone anche dopo le 21, pur di trovare posto. La piega costerà di più? Forse, soprattutto se ci si vorrà assicurare uno degli appuntamenti più ambiti, il venerdì o il sabato. 

«Le strategie potrebbero essere due», spiega Giampiero Marinò, CEO di Uala.  «Così come paghiamo di più un aereo o un treno nel weekend, così potremmo vedere maggiorati i costi del trattamento negli orari più ambiti. Oppure i saloni potrebbero decidere di far spostare la domanda sui giorni generalmente più liberi, anche con promozioni aggressive». Promozioni a cui gli utenti si dimostrano sensibili. Il 35%  dichiara che sarebbe felice di acquistare e pagare in anticipo pacchetti o abbonamenti con sconti interessanti per aiutare i saloni di bellezza sul fronte della liquidità, garantendosi in anticipo trattamenti a prezzi scontati. 

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