L’attore, diventato papà poche settimane fa, ha condiviso su Instagram una scena tenerissima.
Alessio Boni, che il 22 marzo scorso ha avuto dalla compagna Nina Verdelli il suo primo figlio, ha pubblicato su Instagram un video per augurare buona Pasqua ai suoi followers.
Con le note di Imagine in sottofondo, Alessio canta la canzone di John Lennon mentre culla il neonato Lorenzo.
«Questa è la mia poesia di oggi per una buona resurrezione (in tutti i sensi) Da “Imagine” di John Lennon», scrive l’attore bergamasco nella didascalia.
Ogni giorno, con l’hashtag #poesieinquarantena, Alessio Boni tiene compagnia a chi lo segue leggendo poesie di autori famosi come Nazim Hikmet, Jacques Prévert, Wislawa Szymborska, Fernando Pessoa, Pedro Salinas e altri poeti.
Alessio Boni è nato a Sarnico, in provincia di Bergamo, nel 1966. A 19 anni, dopo il diploma di ragioneria, lascia il lavoro di piastrellista e il suo paese d’origine. Si trasferisce prima a Milano, dove lavora in polizia. Poi parte per gli Stati Uniti dove per mantenersi fa di tutto: dalla consegna a domicilio dei giornali, al lavapiatti al babysitter. Lavora anche come animatore nei villaggi turistici. A 22 anni va a teatro per la prima volta, e rimane folgorato dalla recitazione. Frequenta l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico a Roma. Conosce maestri importanti come Andres Rallis, Orazio Costa Giovangigli, Peter Stein. Prende parte a tournée teatrale con Giorgio Strehler e Luca Ronconi. Poi arriva il debutto sul piccolo schermo con “La donna del treno” per la regia di Carlo Lizzani, e al cinema con “La meglio gioventù” di Marco Tullio Giordana.
La sua carriera artistica spicca il volo e, ruolo dopo ruolo, diventa uno degli attori italiani più apprezzati. Indimenticabili le sue interpretazioni di Caravaggio, di Giacomo Puccini, di Walter Chiari, di Ulisse.
Nel 2019 è al cinema con “Tutte le mie notti” di Manfredi Lucibello e “Non sono un assassino” di Andrea Zaccariello. Interpreta un cameo ne “Il nome della rosa”, fiction internazionale firmata Giacomo Battiato, ispirata al romanzo di Umberto Eco. In autunno è tornato sul piccolo schermo con la seconda stagione della serie Rai “La strada di casa”.
Compiuti i 50 anni, dopo circa 30 trascorsi tra palco e set, la curiosità lo ha portato anche “dall’altra parte della barricata”. Nel 2015 ha esordito alla regia teatrale con lo spettacolo “I duellanti”, tratto dal libro di Joseph Conrad. Prima dello stop a causa del Coronavirus, si è cimentato con il capolavoro di Miguel de Cervantes, “Don Chisciotte”, di cui ha curato la regia e interpretato il protagonista.