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SOLIDARIETÀ

Paola Minaccioni, Anna Foglietta, Paola Cortellesi e tanti artisti insieme per l’emergenza Covid-19 in Centrafrica

Attori ed artisti a sostegno dell’Associazione Amici per il Centrafrica Carla Maria Pagani, uniti nel combattere l’emergenza COVID-19 in Repubblica Centrafricana. Paola Minaccioni, Anna Foglietta, Paola Cortellesi, Sarah Falanga, Francesco Pannofino e Arturo Muselli insieme per una “serata-evento” a scopo benefico. 

Appuntamento per domenica 19 aprile alle ore 21.00 in compagnia di grandi attori ed artisti uniti nel combattere l’emergenza epidemia Covid-19 in Repubblica Centrafricana, sostenendo Amici per il Centrafrica, associazione laica attiva e presente sul territorio dal 2001.

In questi giorni di quarantena forzata, sono tanti gli artisti che sostengono ONG ed Onlus nell’affrontare l’emergenza epidemia Covid-19, proponendo momenti di intrattenimento che danno una speranza e creano un dialogo diretto con il pubblico ed i propri fans.  La serata-evento del 19 aprile, voluta da Paola Minaccioni, vedrà protagonisti alcuni dei suoi amici e colleghi riuniti per l’occasione, artisti del calibro di Anna Foglietta, Paola Cortellesi, Sarah Falanga, Francesco Pannofino e Arturo Muselli, in letture, poesie, racconti e musica.

Il link per partecipare alla serata-evento: https://www.amicicentrafrica.it/serata_artistiesolidarieta/ 

Hashtag #artistiesolidarieta 

Paola Minaccioni: «Sono felicissima e molto orgogliosa di prendere parte a questa iniziativa»

Attrice, comica e conduttrice radiofonica italiana, regista di cortometraggi. Nel 2012 vince un Globo d’Oro come migliore attrice non protagonista per il film “Magnifica Presenza” di Ferzan Özpetek. Premiata con il Nastro d’Argento come migliore attrice non protagonista nel 2014, ha ottenuto anche la nomination al David di Donatello nella stessa categoria per il film “Allacciate le cinture” di Ferzan Özpetek. Nel 2019-2020 è nei teatri italiani con il suo monologo “Dal vivo sono molto meglio”. Nel 2020 è a teatro con “Mine Vaganti” di Ferzan Özpetek.

Paola, quanto è importante, proprio in un momento difficile come questo, continuare a sostenere una Onlus come Amici per il Centrafrica, che si occupa dei più poveri del mondo?

Per me è fondamentale continuare a sostenere Amici per il Centrafrica, perché la situazione devastante che stiamo vivendo ci ha fatto capire ancora meglio quanto le catene, le relazioni, le connessioni siano alla base del nostro sistema. La sopravvivenza, la vita stessa sono possibili solo rimanendo in contatto e sostenendoci gli uni con gli altri. Bisogna continuare ad aiutarci, e pensare che facciamo parte dello stesso pianeta. Quindi se nella Repubblica Centrafricana sono i più poveri del mondo, se stanno peggio di noi, non è solo un loro problema: è una cosa che riguarda tutti. Oggi più che mai, con questa pandemia, abbiamo capito che se c’è una nazione che sta male, il problema è di tutti. Per questo rivoluzionando il sistema, adattandoci alle nuove forme, alle nuove possibilità che questo periodo storico ci offre, è importantissimo continuare a sostenere, a rimanere in contatto.

Da dove è nata l’idea di questo format, e cosa ti aspetti?

L’idea del format nasce principalmente da Carola Muttoni, che ha un ruolo fondamentale nella Onlus Amici per il Centrafrica. Carola è una donna resistente nel cuore, nell’anima e nella testa. È stata lei a propormi di organizzare un evento online che potesse sostituire lo spettacolo dal vivo. Chiacchierando, parlando ed elaborando questa idea, abbiamo pensato per prima cosa che potevamo coinvolgere altri amici, attori, grandissimi artisti che per la stima nei confronti dell’Associazione e di Carola hanno dato subito la propria disponibilità. Così abbiamo deciso di organizzare un evento, online per permettere alle persone di assistere ad un’iniziativa eccezionale.

All’inizio la soluzione dell’online mi era apparsa un po’ come un “ripiego”. Poi invece, cercando di adattarci alla situazione che stiamo vivendo e immaginando cosa ci aspetta per il futuro, abbiamo capito che era questa la strada per andare avanti. Non si tratta di un ripiego, anzi, è una dimostrazione che si può proseguire, che la vita va avanti, che bisogna fare sempre le cose con il cuore. Anche l’essere umano è un animale, e le sue capacità di adattamento sono indiscutibili. Siamo pronti, e sono felicissima e orgogliosissima di prendere parte a questa serata benefica che rappresenta anche un nuovo inizio, chissà, per un nuovo spettacolo live, o un format. 

Sarah Falanga«Aiutare è un dovere di tutti»

Attrice teatrale e cinematografica, cantante e doppiatrice. Durante la sua carriera è stata regista ed autrice di numerosi spettacoli prodotti per la valorizzazione dei beni archeologici, per i quali ha ricevuto numerosi riconoscimenti di critica e pubblico. Ha recitato in “Gomorra – la serie” e “L’amica geniale”. Nel 2020 è a teatro con “Mine Vaganti” di Ferzan Özpetek. 

Come hai conosciuto Amici per il Centrafrica?

Li ho conosciuti a teatro, a Cremona. Era un periodo molto particolare della mia vita: avevo perso mio papà pochi giorni prima. E in quel frangente mi è arrivato tanto dalla spontaneità, dalla bellezza, dalla purezza d’animo di Carola, che ho incontrato casualmente in un camerino. Ho capito subito che il modo di dare, di donarsi dei membri di questa Associazione è puro, è vero. E che il dare è principalmente un’esigenza di queste persone, senza alcun interesse secondario. Quando mi è stato illustrato per la prima volta il progetto, ho percepito un senso libertà e una leggerezza che mi hanno trasmesso gioia, una grande carica, una grande motivazione. Ci sono delle energie che sono magnetiche, che sono aggregative. Io mi sono sentita attratta, coinvolta da questa grande forza pulita, bella. Dalla loro volontà di concludere i progetti, di voler dare un futuro ad ogni sforzo. Mi ha colpita anche la responsabilità dei volontari di questa Onlus nel salvaguardare ogni sforzo di chi dona. Tutelano chiunque creda ed investa anche minimamente in questo progetto. Si ergono a scudo, come soldati del bene nel combattere per il credo di ognuno. Mi sono sentita rappresentata da loro, e questa è una cosa bellissima.

Cosa significa per te “aiutare”?

Significa godere di un sorriso. Potrebbe essere anche un fatto “egoistico”, legato al vedere che una nostra azione riesce a generare una gioia. Ma al di là di questo, aiutare è un dovere di tutti. Ciascuno con quello che può, con quello che sa fare. Noi nasciamo per donare, ed è un valore che sento appartenere alla mia natura. Credo che sia strano il contrario, il non donarsi. La vita è un atto d’amore, sin da quando si nasce. Quando una mamma partorisce dona la vita non solo al proprio figlio, ma all’universo. Donare è la vita che si rinnova, è un’esigenza che fa parte della nostra stessa natura di esseri umani, non una cortesia o una grazia che noi facciamo agli altri. Basta perlustrare bene il proprio animo  per capire perché, ad un certo punto, ognuno nella vita senta l’esigenza di donare. Ed è bene donare a chi dona sul serio, non a chi finge di donare.

Arturo Muselli: «Tutti gli esseri umani hanno diritto ad una vita dignitosa»

Attore cinematografico, televisivo e teatrale. A soli 19 anni debutta nel film “Le conseguenze dell’Amore” per la regia di Paolo Sorrentino. Nel 2010 ha recitato in “L’Era Legale” di Enrico Caria. Nel 2016 in “La Tenerezza”, film drammatico per la regia di Gianni Amelio. Volto noto in serie tv come Carabinieri 3, La Squadra, Un Posto al Sole e Provaci ancora Prof. La grande popolarità è arrivata con “Gomorra”, dove interpreta  il ruolo di “Sangueblù”, giovane boss dalla lingua cangiante tra l’argento e il bluastro che non vuole altro che onorare la propria famiglia, tra le strade di Napoli. Nel 2020 è a teatro con “Mine Vaganti” di Ferzan Özpetek. 

Arturo, come hai conosciuto Amici per il Centrafrica Onlus?

Ho conosciuto l’Associazione Amici per il Centrafrica perché ci ha accompagnati in varie tappe della tournée teatrale di “Mine vaganti”.

Perché hai deciso di mettere la tua popolarità al servizio di questa causa?

Innanzitutto perchè c’è la condivisione di valori comuni. Credo fortemente che tutti gli esseri umani abbiano diritto ad una vita dignitosa, fatta di possibilità. E Amici per il Centrafrica Onlus combatte per portare avanti questa “rivoluzione” umana, offrendo loro delle cure e delle possibilità per una conquista della vita che meritano.

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