Eros Ramazzotti smentisce su Instagram la sua presunta love story con Roberta Morise. Il cantante punta il dito verso un certo tipo di informazione: «lo trovo veramente schifoso e disumano».
Eros Ramazzotti torna a postare sul suo profilo Instagram, e lo fa di nuovo per smentire un gossip. Il cantante 56enne, sotto un suo selfie, smentisce categoricamente la presunta love story con Roberta Morise. L’indiscrezione del nuovo amore tra Eros Ramazzotti e la conduttrice Rai era nata qualche settimana fa, prima da Dagospia e in seguito dal settimanale Oggi.
«Mi ritrovo a parlare ancora una volta di gossip (e chissà ancora quante altre volte succederà ) in un momento storico per l’Umanità.» scrive su Instagram il cantante romano «Mi ritrovo ancora a smentire la presunta storia d’amore con l’ennesima pseudo fidanzata (Roberta Morise ) con la quale c’è solo una sana amicizia e rispetto artistico.»
Eros Ramazzotti però non ci sta e rincara la dose, puntando il dito verso chi fa informazione. Infatti, l’artista si scaglia contro chi, in questo momento di grande crisi, pubblica rumors infondati e usa parole molto forti alzando i toni.
«Mi ritrovo a leggere della drammaticità di quello che sta succedendo nel mondo e soprattutto nel mio paese, i tanti morti, la situazione precaria di milioni di famiglie, la solitudine della quarantena che chissà quando finirà, del futuro incerto dei nostri figli e di noi stessi. E poi, il contrasto becero di notizie false che anche i miei figli leggeranno e delle quali vorranno delle risposte.»
«Ecco, questo io lo trovo veramente schifoso e disumano, nessun rispetto per tutte le vittime e le loro famiglie, per quelli che sono ancora in pericolo, per i medici, gli infermieri e la sanità tutta. Nessun rispetto per la mia persona i miei figli, la mia famiglia, insomma, menefreghismo totale in un momento veramente delicato per l’umanità.»
«Se é vero che con il coronavirus cambieranno tante cose (e così dovrà essere) spero che anche questo cambi, l’informazione e il modo di trattare le notizie prima di pubblicarle.»