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Milo Manara: «Un disegno per dire grazie ai volontari della Croce Rossa»

Il maestro Milo Manara è il fumettista italiano più celebre del mondo. Altoatesino di nascita e veneto di adozione, in cinquant’anni di attività con matite, acquerelli e colori Manara ha dato vita a centinaia di illustrazioni.

Conosciuto come il maestro del fumetto per adulti, Milo Manara si è cimentato anche nel filone satirico e in quello storico. Ha illustrato “La Storia d’Italia a fumetti” di Enzo Biagi, e graphic novel dedicate alla famiglia Borgia e alla vita di Caravaggio. Ha spaziato anche nel cinema d’autore, collaborando con grandi registi come Federico Fellini e Pedro Almodovar. Ieri il sito ufficiale della Croce Rossa Italiana ha pubblicato un disegno che Milo Manara ha realizzato per ringraziare i volontari che dall’inizio dell’emergenza sanitaria Covid-19 si stanno prodigando nel soccorrere tutti coloro che hanno bisogno di cure. L’illustrazione ritrae una giovane volontaria che indossa la divisa della Croce Rossa, mascherina e guanti. «Un’immagine simbolica, dedicata a tutti i volontari», ha detto il maestro. «Volevo ringraziare i soccorritori con il mio linguaggio. Quello che stiamo vivendo è un momento in cui le persone più coraggiose si prendono dei rischi per aiutare gli altri».

milo manara
Photo Credit: Croce Rossa Italiana

 

 «Volevo esaltare il coraggio e l’abnegazione declinate al femminile»

«La Croce Rossa non ha bisogno di presentazioni, in tutto il mondo vuol dire soccorso e cura di chi è in gravissime difficoltà, dalla singola persona vulnerabile a popoli interi. La Croce Rossa è vicina a tutti, anzi nell’immaginario collettivo è l’idea stessa del soccorso. Come si fa a non ringraziare? Nella mia carriera ho sempre celebrato la bellezza delle donne, in queste circostanze mi sentivo di esaltare altre virtù come il coraggio e l’abnegazione, sempre declinate al femminile. Attraverso questa tavola ho voluto esprimere la mia gratitudine a tutti i volontari in prima linea, al loro grande sforzo. Tutti sanno cosa fate e ve ne sono grati. Da questo sentimento condiviso e collettivo nasce il mio disegno».

Secondo Manara, in questa situazione difficile l’arte può giocare un ruolo «consolatorio, portandoci un po’ al di sopra e al di fuori del momento terribile che siamo costretti a vivere. Non può cancellare le difficoltà, ma consente di farcele vedere con un occhio più distaccato, alleggerendoci».

Alla domanda su cosa secondo lui ci attenderà una volta superata questa fase di emergenza, Manara ha detto:

«Spero che le cose cambino in meglio, spero che ci sia una evoluzione positiva per tutti. Questo darebbe senso alle tante sofferenze».

 

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