Le mamme in dolce attesa dell’Ospedale San Giuseppe di Milano potranno proseguire i corsi di accompagnamento alla nascita online.
Già in condizioni normali diventare mamma può suscitare ansia e preoccupazione. Figuriamoci ai tempi del coronavirus! Come da indicazioni ministeriali, i percorsi di accompagnamento alla nascita sono sospesi e molte donne ora si sentono spaesate. I corsi pre-parto sono un importante momento di confronto, non solo con l’ostetrica ma anche con le altre gestanti.
Per rispondere all’SOS lanciato dalle mamme e non farle sentire sole in questo momento storico così difficile, al San Giuseppe si stanno attrezzando. A breve terminerà in modalità teleconference l’ultimo corso rimasto in sospeso. I prossimi corsi pre-parto partiranno direttamente online. In più saranno predisposti un percorso e un ascensore dedicati a loro, per accedere direttamente agli ambulatori e ai reparti del Dipartimento Materno – Infantile.
«Con questi accorgimenti desideriamo innanzitutto tranquillizzare le nostre pazienti.» sottolinea Stefano Bianchi, Responsabile del Dipartimento Materno-Infantile dell’Ospedale San Giuseppe di Milano e Professore Associato presso l’Università degli Studi di Milano. «Per quanto concerne timori specifici legati al coronavirus, i dati di cui disponiamo attualmente non sono moltissimi. Fortunatamente però sono abbastanza univoci nel dire che il virus non si trasmette durante la gravidanza. Neppure il parto sembra essere un momento critico: non c’è quindi alcuna controindicazione a quello naturale. C’è un’altra buona notizia. A differenza di altre patologie virali, nel caso in cui si contragga il coronavirus l’essere gravida non comporta di per sé il rischio di una prognosi peggiore. Infine, è molto importante che anche gestanti e neomamme seguano le regole valide per la popolazione generale, volte a contrastare la diffusione del contagio».
Una serie di iniziative per confortare le future mamme
«In questi ultimi giorni, tra le donne che si avvicinano al termine della gravidanza non c’è più solo la paura del parto ma anche quella generata dall’emergenza coronavirus. Sentirsi smarrite è deleterio», spiega Cinzia Piola, capo ostetrica dell’Ospedale San Giuseppe. «Sui social le nostre pazienti hanno espresso tutta la loro preoccupazione, perché non avevano più il punto di riferimento del corso di accompagnamento alla nascita. Così come le aziende si sono attrezzate per permettere lo smart working, abbiamo pensato valesse la pena fare qualcosa di simile per offrire alle gestanti la possibilità di restare in contatto tra loro e con l’ostetrica del proprio corso. È stato creato un gruppo in teleconferenza per portare a termine un corso già iniziato, mentre quelli nuovi partiranno direttamente online».
«Abbiamo pensato, poi, anche a quelle neomamme che, per questa situazione possono vivere con ancora maggior intensità l’apprensione di avere il proprio bimbo tra le braccia, di doverlo nutrire e proteggere. Pertanto, non abbiamo sospeso le visite ambulatoriali post-nascita. Ci stiamo però organizzando per distribuirle meglio nell’arco della giornata, in modo da garantire congrue distanze di sicurezza. D’altronde l’ostetricia non può fermarsi, neanche davanti al coronavirus: i bambini, per fortuna, continuano a nascere e a reclamare la nostra attenzione» conclude Cinzia Piola.