A Gallipoli, da un paio di giorni, la sarta Irene Coppola ha realizzato circa mille mascherine, che distribuirà gratuitamente soprattutto agli individui più a rischio come gli anziani. Gratuitamente sottolineiamo, nei giorni in cui alcuni avvoltoi speculano e si arricchiscono, rivendendole a prezzi folli.
La signora Irene Coppola, una sarta di Gallipoli, nel suo laboratorio ha lavorato incessantemente giorno e notte. Si è concessa solo il tempo per un caffè ogni tanto. Con la sua macchina da cucire ha continuato a confezionare mascherine, realizzate con una tipologia particolare di tessuto, la pelle d’uovo. Possono essere sterilizzate e dunque riutilizzate, se fatte bollire.
L’idea le è venuta un paio di giorni fa, il 10 marzo, e lo ha scritto su Facebook. Si era prefissata di arrivare a 1.000 mascherine, e ha continuato a lavorareanche di notte: “Sono stanca ma molto soddisfatta – ha scritto ieri alle 3,30 – pronta per donare le mascherine. Tutti uniti ce la faremo”.
Oggi 12 marzo, dopo l’incessante lavoro notturno, ha annunciato di aver raggiunto le mille mascherine realizzate. E, alle 9, è pronta per consegnarle.