L’emergenza Coronavirus ha messo il Paese dinanzi a una situazione senza precedenti. Il Presidente Conte vi ha dovuto far fronte in modo molto drastico. Inevitabilmente le misure restrittive in vigore da oggi hanno profondamente scosso tutti, mettendoci di fronte al dovere di cambiare la nostra quotidianità, di essere molto cauti e responsabili.
Ma anche solidali. E la solidarietà non sta mancando da parte di imprenditori, influencer e aziende che stanno dando il loro contributo per supportare tutti coloro che sono attivamente impegnati nella lotta all’epidemia e nel contenimento del contagio. In che modo? Attraverso progetti e donazioni per l’emergenza Coronavirus.
La moda si mobilita: donazioni per far fronte al Coronavirus
Ha fatto il giro del mondo la raccolta fondi promossa da Chiara Ferragni e Fedez. Dopo la loro donazione di 100.000 euro, per creare nuovi posti letto e acquistare macchinari nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale San Raffaele, hanno invitato chiunque a contribuire, anche con pochi euro, alla causa. La campagna Gofundme ha quasi raggiunto l’obiettivo di 3 milioni di euro! La nota influencer da giorni sta cercando di mantenere alta l’attenzione sul tema e di sensibilizzare i suoi follower al rispetto delle misure di sicurezza. Sui suoi social sta spiegando la situazione e sta invitando tutti alla calma, ma anche alla cautela. Questo per tutelare noi stessi in prima persona, ma anche chi ci sta intorno. Tante altre celebrities stanno facendo altrettanto. Ciò dimostra quanto i social possano essere potenti nel fare rete in questi casi di emergenza e non solo quando c’è da fare una sponsorizzazione.
Dal mondo della moda, lo stilista italiano Giorgio Armani ha fatto una donazione di ben 1,25 milioni di euro in favore del Luigi Sacco di Milano, del San Raffaele, dell’Istituto dei tumori di Milano, del Lazzaro Spallanzani di Roma. La somma servirà a supportare le attività di ricerca e a incrementare l’assistenza ai malati.
Anche Domenico Dolce e Stefano Gabbana sono scesi in campo col loro marchio, Dolce&Gabbana, al fianco di Humanitas University per sostenere uno studio promosso dal professor Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’istituto milanese, in collaborazione con i virologi Elisa Vicenzi e Massimo Clementi dell’università Vita-Salute San Raffaele. Non è la prima volta che l’azienda di moda collabora con Humanitas University.
Moda e non solo: le altre donazioni solidali
Le donazioni per l’emergenza Coronavirus arrivano dal mondo della moda e non solo.
Esselunga sta contribuendo sia dal punto di vista economico che pratico. Oltre a lanciare un piano di donazioni da 2 milioni e mezzo di euro a ospedali e istituti coinvolti nell’emergenza (dallo Spallanzani di Roma al San Matteo di Pavia), ha attivato il servizio di consegna gratuita della spesa per gli anziani. Loro sono i più esposti al contagio, caldamente invitati a non uscire di casa.
Anche Eurospin ha deciso di devolvere 100 mila euro, equamente distribuiti, all’Istituto Nazionale Spallanzani di Roma e all’Ospedale Sacco di Milano. Stessa somma anche da parte del patron dell’Inter, Steven Zhang, a favore dell’ospedale Sacco di Milano.
La mobilitazione coinvolge anche le banche. Unicredit ha donato 2 milioni di euro alla Protezione civile, affinché si possa sopperire alla carenza di materiale utile a fronteggiare l’emergenza sanitaria. Pronte a scendere in campo anche Intesa San Paolo e Banca Mediolanum.
Poi c’è Xiaomi, colosso della telefonia cinese, che ha donato un ingente quantitativo di mascherine alla Protezione Civile. E ancora, AngeliniPharma, la casa farmaceutica dell’Amuchina, che ha messo a disposizione decine di migliaia di flaconi nelle regioni più colpite dal contagio.